«Queste borse di studio non sono un addio alla Palestina, ma uno strumento per il futuro». Con queste parole il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, ha accolto oggi pomeriggio all’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” il gruppo di studenti giunti dai Territori Palestinesi grazie al corridoio universitario umanitario.
L’occasione è stata la conferenza stampa di benvenuto per i giovani arrivati tramite il progetto IUPALS (Italian Universities for Palestinian Students), un’iniziativa della CRUI che vede la Puglia in prima linea nel finanziamento e nell’accoglienza, in sinergia con i ministeri degli Esteri e dell’Università.
Davanti all’Ambasciatrice palestinese in Italia, Mona Abuamara, e al Rettore Roberto Bellotti, il governatore ha voluto chiarire il senso politico e morale dell’iniziativa. «Quando gli attivisti pro-Palestina e la comunità palestinese di Bari ci hanno chiesto un sostegno, la Regione si è attivata immediatamente», ha spiegato Emiliano. «Abbiamo voluto però ribadire un principio fondamentale: studiare in Puglia e a Bari non significa lasciare la propria terra, ma prepararsi a tornarvi. Vogliamo che questi giovani acquisiscano competenze per metterle, un domani, al servizio del proprio popolo».
Il progetto, una complessa macchina organizzativa che ha coinvolto anche Guardia di Finanza, Protezione Civile e il Consolato a Gerusalemme, ha un obiettivo ambizioso: garantire 140 borse di studio in 35 atenei italiani per interi cicli di laurea (triennale o magistrale). Una scommessa sulla cultura come antidoto alla distruzione che oggi, nelle aule dell’Ateneo barese, si è trasformata in realtà concreta grazie anche al contributo economico della Regione Puglia.
