Una nuova vita, lontana dalle macerie, che riparte dai libri e dalle aule universitarie. Sono arrivati a Bari i sei studenti palestinesi – tre ragazze e tre ragazzi – provenienti dalla Striscia di Gaza, giunti in Puglia per completare il proprio percorso di formazione grazie alla solidarietà accademica internazionale.
Il gruppo, atterrato venerdì scorso (21 novembre) a Roma Fiumicino con il secondo corridoio straordinario attivato dal progetto IUPALS-CRUI, è stato immediatamente trasferito nel capoluogo pugliese, dove domani riceverà il benvenuto ufficiale.
L’appuntamento è fissato per domani, martedì 25 novembre, alle ore 14.00. Nel Salone Dorato di Palazzo Ateneo, il Rettore dell’Università di Bari, Roberto Bellotti, presenterà i nuovi iscritti alla comunità accademica e alla stampa. Sarà un momento di alto valore simbolico e politico, che vedrà la partecipazione straordinaria dell’Ambasciatrice di Palestina in Italia, Mona Abuamara, e del Presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano. All’incontro prenderanno parte anche Fausta Scardigno (delegata all’Apprendimento Permanente) e Michela Pellicani (delegata alle Politiche Migratorie), figure chiave nell’organizzazione dell’accoglienza.
Il diritto allo studio come speranza
L’arrivo dei sei giovani rientra nel progetto IUPALS – Italian Universities for Palestinian Students, un’iniziativa promossa dalla Conferenza dei Rettori (CRUI) in stretta collaborazione con il Ministero degli Esteri, il Ministero dell’Università e il Consolato Generale d’Italia a Gerusalemme. L’obiettivo è ambizioso e concreto: garantire un intero ciclo di studi a circa 140 studenti palestinesi, accolti in 35 atenei italiani. Per il gruppo giunto a Bari, il futuro è garantito da borse di studio finanziate congiuntamente da UniBa e Regione Puglia, che copriranno il percorso accademico a partire dall’anno 2025-2026.
Si tratta del frutto di una complessa macchina organizzativa e diplomatica che ha visto cooperare, tra gli altri, le Scuole di Terrasanta, la Fondazione Giovanni Paolo II, l’Unità di Crisi della Farnesina, la Protezione Civile e la Guardia di Finanza. Un ponte di libri e cultura gettato oltre il conflitto, per permettere a questi giovani di costruire un domani diverso.