Ottenuta l’autorizzazione da parte della Procura di Bari, il sindaco Vito Leccese ha firmato l’ordinanza per l’esecuzione dei lavori di demolizione controllata della parte rimasta in piedi della palazzina crollata il 5 marzo scorso in via De Amicis, nel quartiere Carrassi.
Il provvedimento ha l’obiettivo di tutelare l’incolumità pubblica per gli immobili ai civici 2, 4, 6, 8 e 10 di via Pinto; 1, 3, 5 e 7 di via De Amicis e 1, 3, 5 e 7 di via De Robertis. Gli uffici comunali avranno il compito di far eseguire “tutti gli accorgimenti atti a evitare qualsiasi ulteriore pericolosa conseguenza del dissesto – si legge in una nota di Palazzo di Città -, al fine di scongiurare il pericolo per la pubblica incolumità e sicurezza urbana, e di procedere con la rimozione delle parti instabili, con l’esecuzione di demolizione controllata della porzione residua della palazzina crollata e successiva frantumazione e spandimento delle macerie”.
L’ordinanza si è resa necessaria dopo i sopralluoghi dei tecnici comunali e dei vigili del fuoco anche in considerazione del fatto che la porzione residua della palazzina confina con edifici abitati, che sono stati prontamente evacuati su disposizione del comando provinciale dei vigili del fuoco di Bari.
Dal Comune fanno sapere che “appare probabile un’imminente evoluzione del dissesto con un collasso progressivo e non controllato delle porzioni non crollate, dunque è urgente evitare ogni ulteriore evoluzione del cedimento“.
Ieri il sindaco Leccese ha ottenuto dalla Procura della Repubblica l’autorizzazione a procedere con estrema urgenza alle attività di demolizione controllata della porzione residua della palazzina crollata in via De Amicis il 5 marzo scorso.
Le attività di demolizione sono cominciate oggi, secondo i tempi e le modalità stabilite d’accordo con il professor Salvatori, consulente nominato dalla Procura.
Leccese: «Ogni attività va concordata con la Procura»
«Dobbiamo concordare con la Procura ogni attività da svolgere nell’area sottoposta a sequestro», ha commentato Leccese, presente sul luogo del crollo. «Da sindaco – ha aggiunto – mi sono assunto la responsabilità di iniziare i lavori di demolizione per evitare altri crolli e per rimuovere le macerie, in modo da consentire alle palazzine che non hanno lesioni di poter continuare a ospitare i residenti».
Le persone che abitavano nella palazzina adiacente, che è stata sgomberata per motivi di sicurezza, sono entrate nelle proprie abitazioni per recuperare alcuni effetti personali. L’accesso è avvenuto sotto il controllo dei vigili del fuoco.
«Siamo in attesa di montare le centraline per il rilievo delle polveri – ha riferito il direttore generale del Comune di Bari, Davide Pellegrino – sono in arrivo i nostri droni per documentare tutte le attività. Cominceremo con un’ispezione e poi successivamente con le demolizioni. I tempi dipendono molto da come si mette il cantiere».
Il cantiere per la demolizione
Il mezzo d’opera principale nel cantiere è un escavatore con braccio di 25 metri, dotato di pinza demolitrice che riesce a frantumare le porzioni da rimuovere con estrema precisione. L’attività di demolizione controllata partirà dalle porzioni più instabili di quel che resta del prospetto di via De Robertis, per continuare con le parti di solaio riverse in verticale.
L’escavatore con la pinza sarà coadiuvato da un altro escavatore, che si occuperà della movimentazione a terra e della sistemazione delle macerie, anche per garantire gli opportuni spazi di manovra a tutti i mezzi all’opera.
Il cantiere è diretto dall’alto, grazie alla presenza di una piattaforma aerea alta 50 metri.
Dal mattino è in corso la videoispezione dell’area con il drone in dotazione della polizia locale, per monitorare le condizioni in sorvolo. Per tutta la durata delle operazioni, si procederà con l’ispezione diretta dalla piattaforma aerea, necessaria a fornire indicazioni e ausilio dall’alto ai mezzi a terra impegnati nella demolizione della porzione di fabbricato.
In mattinata è stato, inoltre, disalimentato il palo della pubblica illuminazione vicino all’edificio crollato. In caso di necessità, si procederà con la bagnatura per evitare l’innalzamento della polvere nel corso della demolizione e della movimentazione a terra del materiale.
L’intervento di somma urgenza è stato affidato alla Gesmundo Demolizioni srl. Oggi si concluderà la fase di allestimento del cantiere, con la preparazione di tutti i mezzi d’opera.
La prima fase di lavori si concentrerà sulla demolizione controllata con sistemazione delle macerie di via Pinto 6. Tutte le attività sono coordinate con un’interlocuzione costante con il consulente tecnico della Procura, il professore Salvatori, per indicazioni in tempo reale e future.
Sul posto sono presenti i tecnici del settore Immobili comunali, un tecnico esterno cui il Comune ha affidato la direzione e il coordinamento delle attività di demolizione, la polizia locale, la squadra mobile della Questura, i vigili del fuoco.

















