Ammonta a circa 6,5 milioni di euro l’investimento previsto dal piano straordinario di contrasto all’abbandono dei rifiuti sulle strade della Città metropolitana di Bari. Del tema si è discusso in un incontro che si è svolto stamattina tra il sindaco Vito Leccese i primi cittadini dei 41 comuni della provincia.
Nel dettaglio, 140mila euro serviranno per fronteggiare, nell’immediato, le situazioni più critiche; 1,8 milioni saranno utilizzati per interventi di rimozione e smaltimento mentre con altri 2,8 milioni di euro è prevista l’attivazione di un nuovo accordo quadro biennale per la rimozione dei rifiuti. Gli ultimi due milioni verranno investiti per la realizzazione di un’infrastruttura di rete digitale della viabilità metropolitana.
Nel corso dell’incontro di stamattina Leccese e i 41 sindaci dell’area metropolitana di Bari hanno definito una strategia comune e gli interventi da mettere in campo per contrastare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti. L’incontro è stato anche occasione per ribadire l’importanza del nuovo quadro normativo di riferimento: con il decreto legislativo n. 116 dell’8 agosto 2025, nell’ambito delle misure per il contrasto ai roghi di rifiuti nella cosiddetta Terra dei fuochi, è stato infatti previsto un inasprimento delle sanzioni.
In particolare, oltre all’ammenda che può variare da 1.500 a 18mila euro (con un quarto del massimo fissato a 4.500 euro), è stata introdotta anche la sospensione della patente di guida da uno a quattro mesi per i responsabili delle violazioni e l’eventuale confisca del veicolo.
Secondo i dati rilevati dalla Polizia metropolitana, nel 2024 sono stati registrati 240 episodi, oltre la metà risolti in via amministrativa, mentre nei primi sei mesi del 2025 quelli rilevati sono 149, con 101 persone denunciate. La Polizia metropolitana ha, inoltre, potenziato i controlli con il potenziamento delle foto trappole mobili, spostate ogni 15 giorni, e con due droni per il monitoraggio dall’alto.
In campo l’intelligenza artificiale
Il primo cittadino di Bari e sindaco metropolitano, ha annunciato che «utilizzeremo l’intelligenza artificiale e le nuove tecnologie per un controllo più efficace ed efficiente del territorio, monitorando il fenomeno, e avvieremo nuove procedure». Su indicazione dei sindaci, ha aggiunto Leccese, «già nei prossimi giorni interverremo nelle situazioni più critiche».
Il contrasto alla “migrazione dei rifiuti”
A settembre, ha proseguito, «partiremo con l’individuazione del gestore dell’accordo quadro che ci garantirà, nel biennio successivo, l’attività di rimozione e smaltimento dei rifiuti depositati illegalmente sul ciglio delle strade provinciali», specialmente in campagna. Leccese, usando una metafora, ha spiegato che «questa terra è diventata fortemente attrattiva sul piano del turismo, ma lo è diventata anche sul piano del turismo dei rifiuti, perché i dati che abbiamo analizzato sono preoccupanti e indicativi sul fenomeno migrazione da un Comune all’altro, a seconda che sia stata attivata la raccolta porta porta o meno. Il 56% delle sanzioni – ha chiarito – riguarda proprio cittadini non residenti in quel Comune, ma in città contigue».
Il sindaco di Bari ha poi sottolineato l’opportunità di «passare da sanzioni amministrative a sanzioni penali, fondamentale in termini di deterrenza e quindi anche di attività di contrasto».