La Corte di Cassazione ha reso definitiva la condanna a due anni e otto mesi di reclusione, per detenzione e spaccio di stupefacenti, per l’avvocato barese Gaetano Roberto Filograno (per un periodo candidato sindaco del centrodestra), accusato (insieme al collega e consigliere comunale di centrosinistra Nicola Loprieno, attualmente un processo in primo grado) di detenzione e spaccio di stupefacenti relativamente a una vicenda del 2014.
L’accusa
I due, infatti, avrebbero organizzato una sorta di complotto affinché la guardia di finanza, durante un controllo, si trovasse nell’auto del compagno dell’ex moglie di Filograno 26 grammi di cocaina. L’uomo, un imprenditore della provincia di Bari, per questo fu arrestato in flagranza e sottoposto a processo, poi assolto con formula piena tre anni più tardi. Pochi giorni prima dell’arresto, l’imprenditore aveva denunciato Filograno per stalking.
L’iter processuale
Filograno era stato assolto in primo grado in abbreviato, ma poi era stato condannato in Appello nel 2024. E Loprieno, che in primo grado era stato prosciolto, è stato invece rinviato a giudizio. Definitiva anche la condanna per l’ex maresciallo della finanza Enzo Cipolla, che coordinò la perquisizione e poi, nel 2016, chiese all’imprenditore 15mila euro per fornire un elenco di domande che il difensore dell’imprenditore avrebbe potuto fargli nel processo – in quella vicenda il militare fu ascoltato come testimone – in modo da smontare l’accusa di spaccio.
La prossima udienza
Nella prossima udienza del processo di primo grado a Loprieno, il 29 maggio dinanzi ai giudici del tribunale di Bari, sarà ascoltato come teste dell’accusa proprio l’imprenditore vittima del piano, che nella precedente udienza si era costituito parte civile.