Un minuto di silenzio per ricordare, e commemorare, i tre carabinieri morti nell’esplosione avvenuta durante le operazioni di sgombero di un immobile di Castel d’Azzano, in provincia di Verona. L’iniziativa, organizzata dalla Giunta barese dell’Anm (Associazione nazionale magistrati), si è tenuta questa mattina all’interno del Tribunale del capoluogo pugliese. Un’occasione per dimostrare «massima vicinanza e massimo cordoglio ai familiari delle vittime e all’Arma» spiega Antonella Cafagna, presidente Anm.
I militari hanno svolto il loro dovere «in maniera totalizzante», ha affermato il comandante provinciale dell’Arma di Bari, il generale di Brigata Gianluca Trombetti, che ha ricordato i colleghi Davide Bernardello di 36 anni e i 56enni Marco Piffari (originario di Taranto) e Valerio Daprà. Proprio con quest’ultimo, Trombetti ha svolto una missione all’estero: «Era un ragazzo gioioso, sempre sorridente», ha ricordato il comandante provinciale di Bari: «A lui va il pensiero, insieme agli altri due colleghi che non ho conosciuto, e un forte abbraccio alle famiglie per la grave perdita».
Questa tragedia «ci ha colpiti tutti» ha evidenziato il generale, che ha aggiunto: «Possiamo farcene una ragione, noi carabinieri. Possiamo comprendere che stavano svolgendo il loro servizio. Noi siamo una di quelle istituzioni che giura accettando il rischio di sacrificare la propria esistenza. Ma questo forse non basta dal punto di vista emotivo. Ora è il momento di stringerci tra di noi».
Presente anche il procuratore della Repubblica di Bari Roberto Rossi: «Essere qui tutti insieme vuol dire sapere che solo vivendo insieme come una famiglia riusciamo a raggiungere quell’obiettivo di giustizia che anima tutti noi».
«Come in tutte le guerre, anche nella nostra c’è chi la combatte nelle retrovie, prendendo decisioni e valutando le strategie, e chi la combatte sul campo e ha la sfortuna, poi, di morire sul campo – ha affermato Ciro Angelillis, procuratore aggiunto di Bari – Io mi auguro che questo tragico evento sia l’occasione per ricordare a quelli che combattono questa guerra nelle retrovie che bisogna farlo innanzitutto abbassando i toni, ma soprattutto gratuitamente. Prendere decisioni senza farlo nella prospettiva di un ritorno personale, con secondi fini. Ma pensando solo al raggiungimento del bene comune».
Oggi alle 16, nella Basilica di Santa Giustina a Padova, l’ultimo saluto a Valerio Daprà, Davide Bernardello e Marco Piffari con i funerali di Stato.
