Alta tensione, paura e sirene. Dopo il pacifico sit-in a Palazzo di Città di questa mattina, sta degenerando il pomeriggio sportivo allo stadio San Nicola. Mentre sul rettangolo verde il pallone rotola in un clima surreale, all’esterno dell’Astronave va in scena una guerriglia urbana.
La protesta della tifoseria organizzata, esasperata dalle vicende societarie, starebbe assumendo contorni violenti e pericolosi. Fuori dai cancelli la situazione è incandescente: si registrano lanci ripetuti di bombe carta e petardi. Il bilancio provvisorio parlerebbe già dei primi feriti, soccorsi repentinamente dalle ambulanze del 118, costrette a intervenire in un contesto di massima allerta.
All’interno dell’impianto, il clima è spettrale. Sugli spalti, svuotati dalla diserzione di gran parte del pubblico, i pochi presenti sommergono di fischi i giocatori di casa. In questa atmosfera surreale e ostile, il calcio giocato diventa un dettaglio quasi irrilevante, sebbene il risultato stia peggiorando ulteriormente gli animi: il Pescara è infatti in vantaggio per 1-0, grazie alla rete siglata da Di Nardo già al 9′ del primo tempo.
La partita prosegue, ma l’attenzione è tutta rivolta a quanto sta accadendo fuori, dove la contestazione sembra aver superato il livello di guardia.
