«Questi uomini e queste donne nel silenzio continuano a salvaguardare sia le nostre vite che il nostro futuro. Siamo veramente grati e la giustizia prima o poi arriva. Sono i nostri numeri 10, com’era mio fratello in campo». Lo ha detto Lea Martimucci, sorella di Domenico, calciatore 27enne morto a seguito dell’esplosione di un ordigno rudimentale in una sala giochi di Altamura il 5 marzo del 2015.
Martimucci ha parlato con i giornalisti a margine della conferenza stampa in cui sono stati illustrati i dettagli dell’arresto di Nicola Centonze e Nicola Laquale che secondo l’accusa avrebbero rispettivamente coordinato l’attentato e fornito l’ordigno.
Lea Martimucci, dopo la morte del fratello, ha fondato la onlus “Noi siamo Domi“: «In questi dieci anni – ha raccontato – è cambiato tutto per noi: ogni giorno è il 5 marzo, però ogni giorno ci svegliamo con un obiettivo. Sicuramente non riusciremo a cambiare il mondo da soli, ma insieme alla comunità, insieme alla nostra associazione, alla famiglia e agli uomini dello Stato. Lavoriamo insieme per un futuro migliore. Nella nostra città, Altamura, c’è stato un prima e un dopo Domi, e questo effettivamente sul territorio si vede perché la mafia purtroppo esiste e si rigenera».
La sorella del calciatore ha evidenziato che «noi ci siamo e siamo delle sentinelle sul territorio e insieme agli uomini dello Stato cerchiamo di mettere un freno e possiamo cambiare sul territorio insieme ai ragazzi. Secondo me – ha concluso – adesso Domi sta ridendo e sarà sicuramente orgoglioso di noi di quello che stiamo facendo».
Il sindaco di Altamura: «Grazie ai carabinieri e a chi lotta contro le mafie»
«Ringrazio la famiglia Martimucci per la tenacia e la forza che, negli anni, non ha mai perso, e rivolgo loro l’abbraccio di tutti i cittadini che, quotidianamente, si impegnano in azioni degne di rispetto, di attenzione, di merito. Ringrazio quanti lottano per contrastare le mafie e, dopo dieci anni, questa è una notizia che riempie il cuore di speranza e di grande senso di giustizia. Tutta la città è orgogliosa della grande professionalità delle forze dell’ordine: sono presidio costante sul nostro territorio per garantire un clima di maggior sicurezza e legalità». Lo afferma il sindaco di Altamura, Vitantonio Petronella.
«L’amministrazione – prosegue – sta lavorando a una giornata in memoria di quel triste attentato, da celebrare il prossimo 5 marzo 2025, nella cornice del Teatro Mercadante con uno spettacolo, testimonianze e illustri interventi rivolti alla città tutta. Il nostro è un impegno costante e giornaliero».