Cala il Pil e continua a crescere l’inflazione (+6,2% su base annua). Anche per il mese di aprile i dati Istat confermano la situazione di incertezza, che si ripercuote sulle tasche dei consumatori. Covid, guerra e rincari energetici continuano a incidere sull’aumento diffuso dei prezzi di molti generi alimentari sugli scaffali dei supermercati. E a subire i rincari maggiori sono proprio i beni di prima necessità come pane e pasta. «Paradossalmente i consumatori ci segnalano la diminuzione del prezzo dei generi alimentari “voluttuari” come la nutella e la coca cola – spiega l’avvocato Dario D’Urso del Codacons – a fronte del pane o dell’acqua in bottiglia, per esempio».
Il rischio della speculazione è sempre dietro l’angolo e molti degli aumenti dei prezzi non sono pienamente giustificati dalla situazione internazionale. «Sugli aumenti di energia e gas in molti ci hanno giocato su a partire dai primi giorni del conflitto, ma non abbiamo ancora avuto le ripercussioni reali della guerra in Ucraina sulla nostra economia – commenta Angela Forcina di Lega Consumatori Bari-Bat – anche in ambito alimentare occorre fare una distinzione. Se mais e olio di semi di girasole sono aumentati a ragione, dato che l’Ucraina ne detiene la produzione mondiale di oltre il 60%, non si può dire lo stesso sul grano, soprattutto in Italia che ne è produttrice in proprio rispetto ad altri Paesi. Non ci sono veri motivi legati all’aumento della farina per ora, se non quelli cautelativi dei produttori».
Quello che preoccupa davvero le associazioni dei consumatori rimane il caro dell’energia, come spiega Antonio Pinto di Federconsumatori: «È molto difficile stabilire in quale misura i costi aumentati siano giustificati o frutto di speculazione. Stiamo in ogni caso assistendo al consolidamento dell’aumento dei costi della produzione legati a energia, trasporti e materie prime e questo porterà a un peggioramento della situazione nei prossimi mesi. A farne le spese saranno inevitabilmente i redditi più bassi. Per ora, bisogna essere onesti intellettualmente, possiamo dire che i prezzi stanno ancora tenendo».
Le associazioni dei consumatori hanno formulato alcune proposte unitarie, che sono state sottoposte direttamente al Ministero dello Sviluppo Economico. «Non siamo mai stati così compatti come in questo caso – spiega Forcina – ma andiamo in previsione di un razionamento soprattutto dell’energia ed è inevitabile prendere dei provvedimenti il prima possibile».










