Sono stati sorpresi mentre scaricavano immondizia di vario genere che poi avrebbero dato alle fiamme. Per questo un uomo e una donna, originari di Sannicandro, sono stati arrestati dai carabinieri forestali con l’accusa di combustione illecita di rifiuti. È accaduto in un’area di campagna tra i comuni di Cassano delle Murge e Sannicandro, nel Barese.
L’uomo, un operatore ecologico, avrebbe usato il furgone della ditta per cui lavora per trasportare rifiuti e si trova in carcere; l’altra indagata è invece agli arresti domiciliari. A notarli sono stati i carabinieri che stavano indagando su attività di gestioni illecite e combustione di rifiuti nella zona. Hanno pedinato l’autocarro su cui viaggiavano i due e raggiunto un terreno agricolo. Lì, gli indagati avrebbero recuperato rami secchi, foglie e carta per poi appiccare il fuoco. Per loro è stato inutile il tentativo di fuga all’arrivo dei militari.
Tra il materiale bruciato c’erano scarti di lavorazione del settore edile, batterie al piombo, miscele bituminose, rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche, metalli ferrosi, plastica, carta. L’azienda che si occupa dell’igiene urbana e di cui l’uomo è dipendente è risultata estranea all’accaduto: l’indagato si era “illegittimamente appropriato”, sottolineano i carabinieri, dell’autocarro usato per il trasporto.
