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Bitonto, protestano i residenti del centro storico: «Apriamo le finestre e respiriamo hashish»

Due semplici parole per una richiesta altrettanto schietta. «Deve chiudere». Cosa? L’Open Shop h24 di piazza Cattedrale, nel centro storico di Bitonto. Lo si legge nella petizione che i residenti della zona starebbero predisponendo in questi giorni. Una raccolta firme necessaria per far arrivare alle istituzioni il grido d’aiuto di un quartiere intero, ormai sotto…
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Due semplici parole per una richiesta altrettanto schietta. «Deve chiudere». Cosa? L’Open Shop h24 di piazza Cattedrale, nel centro storico di Bitonto. Lo si legge nella petizione che i residenti della zona starebbero predisponendo in questi giorni.

Una raccolta firme necessaria per far arrivare alle istituzioni il grido d’aiuto di un quartiere intero, ormai sotto scacco di ragazzini terribili anche minorenni. Per un problema per nulla nuovo nella “città dell’olio” e già segnalato in diverse altre circostanze.

Secondo i fautori della richiesta, l’attività è aperta a ogni ora tutti i giorni dell’anno e senza personale che possa in alcun modo controllare i frequentatori, per lo più ragazzi. In questo modo, allora, per alcuni di loro, l’Open Shop 24 diventerebbe il luogo ideale dunque in cui ritrovarsi, bivaccare, consumare qualcosa da bere e da mangiare, far baldoria fino a tarda sera e dedicarsi, come riferiscono i residenti, anche ad attività non sempre lecite.

Stando così le cose, l’open shop sarebbe utilizzato da questi ragazzi, i quali, sentendosi padroni di tutto, si divertirebbero a esibirsi in evoluzioni su moto e bici elettriche (per cui esiste un divieto di transito, non rispettato), azzuffandosi tra loro o festeggiando le proprie ricorrenze con fuochi d’artificio da far esplodere in piazza. E guai osare rimproverarli: si incorre subito in insulti, minacce e addirittura promesse di metter fine alla discussione, facendo ricorso alle armi.

I residenti hanno paura e la petizione è la conseguenza di tutto. «Abbiamo paura – fanno sapere – anche perché aprendo le finestre respiriamo hashish e non mancano anche consumatori di cocaina». La situazione è stata segnalata, in passato, anche dai commercianti della zona, convinti che questo tipo di problematica sia un freno anche alla loro clientela e al fatturato.

Da Palazzo Gentile la situazione è seguita da tempo tanto e il sindaco Francesco Paolo Ricci l’ha portata più volte al prefetto di Bari e ai numerosi Comitati per l’ordine e la sicurezza pubblica svoltisi. E un primo risultato si era anche avuto: piazza Cattedrale, dal 26 maggio al 26 giugno è stata interdetta ai soggetti che assumevano atteggiamenti aggressivi, minacciosi o insistentemente molesti, determinando pericolo concreto per la sicurezza pubblica, tale da ostacolare la libera e piena fruibilità di quelle aree, e che risultino già destinatari di segnalazioni all’Autorità giudiziaria, nel corso dei cinque anni precedenti”. Ma al termine della validità, tutto sarebbe tornato come prima.

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