Novantasette. Potrebbe essere questo il numero di pale eoliche che Bitonto, le sue frazioni, l’hinterland e il Parco dell’Alta Murgia (Ruvo e Terlizzi), potrebbe vedere nei suoi territori tra qualche tempo se tutti i progetti presentati dalle aziende dovessero ricevere il via libera dal ministero della Transizione ecologica.
Questo perché, mentre non si sono ancora placate le polemiche su Ruvo, il quinto progetto presentato poco prima di Ferragosto da un’azienda calabrese di 17 aerogeneratori tra Ruvo, Terlizzi e Bitonto, nelle scorse ore è arrivata la presentazione di una sesta iniziativa ad hoc.
Il sesto progetto
Questa volta, a bussare a Roma è la milanese “Cubico Leo srl”, la cui volontà è realizzare un impianto di produzione di energia elettrica da fonte eolica composto da 21 aerogeneratori (“130 Bari” il nome del progetto), cinque piccole cabine di smistamento ed una sottostazione utente, collegate tra loro tramite un cavidotto interrato.
Dieci saranno allocati a Palo del Colle, sette a Toritto e quattro a Bitonto. Comuni che, come tutti gli addetti ai lavori e semplici cittadini, hanno tempo fino al 19 ottobre per presentare le osservazioni. Spulciando il progetto, della potenza complessiva di 150 MW, si legge che «intende perseguire un corretto inserimento dell’impianto nel paesaggio e sul territorio, a tal fine aderendo ai sistemi di gestione ambientali e della qualità, utilizzando criteri progettuali volti ad ottenere il minor consumo possibile del territorio, sfruttando al meglio le risorse energetiche disponibili, attivando interventi di formazione per personale e maestranze future».
L’idea che ispira è il rispetto assoluto e la tutela delle colture presenti. Il progetto infatti prevede l’impiego di tecnologie avanzate ed innovative per ottenere il minor consumo possibile del territorio ed assicurare che nessun albero, in particolare di ulivo, venga perso. Che conseguenze avrebbe sull’ecosistema? Per quanto concerne l’impatto sull’atmosfera e sulla qualità dell’aria – si legge nei documenti – «è da ritenersi sostanzialmente non significativo. Esso sarà riscontrabile esclusivamente nella fase di cantiere, ma comunque contenuto e limitato nel tempo».
Su flora e fauna, l’area totale interessata sarebbe di circa 1.600 ettari, sono stati identificati 2.254 alberi (1.844 sono ulivi) che richiedono attenzione particolare e «l’impatto del progetto sulla biodiversità potrebbe essere contenuto, ma sarà necessario monitorare le interferenze con gli ecosistemi locali, inclusa la rete di muretti a secco, fondamentale per il transito di piccoli animali». Quello di “Cubico Leo s.r.l” è il sesto progetto presentato negli ultimi mesi per Bitonto e il parco Alta Murgia, in quello che sembra essere un assalto al territorio.
Il quinto progetto
E’ quello presentato a Ferragosto da un’azienda calabrese con 17 aerogeneratori.
Il quarto progetto
In principio, a marzo, è stata un’altra azienda milanese, la “Green energy development” a presentare l’istanza per l’avvio del procedimento di Valutazione di impatto ambientale (Via) del progetto per la realizzazione di un parco eolico composto da cinque pale alte circa 120 metri, da collocare nelle campagne tra Palo del Colle e Bitonto, proprio tra le frazioni di Palombaio e Mariotto.
Il terzo progetto
Poi la società barese, Maxima Rw2 S.r.l” ha presentato un progetto per installare altre 18 pale eoliche, di cui cinque dovranno essere installate a Bitonto, altrettante a Palo del Colle e ben otto a Toritto. Per un totale di 108 megawatt.
Il secondo progetto
A maggio, poi, è arrivata la notizia di un terzo impianto eolico, che si vuole piazzare sempre tra Bitonto e Palo del Colle. Sedici le pale in questione questa volta e a farne richiesta è l’azienda bolognese “ZinEnergy s.r.l”.
Il primo progetto
E poi non si può dimenticare la “Evolve s.r.l” e i suoi 15 aerogeneratori tra Bitonto, Binetto, Toritto e Ruvo di Puglia.