«Centosessant’anni di un’istituzione scolastica sono sempre una gioia per la società. Ma soprattutto la scuola è il vero avamposto contro l’illegalità e la criminalità organizzata». Roberto Rossi, procuratore della Repubblica di Bari, ha partecipato ieri mattina ai festeggiamenti del liceo classico «Carmine Sylos» di Bitonto, che ha spento le 160 candeline.
Nelle sue parole, il magistrato ha messo in dialogo gli studenti con il mondo della giustizia e della cultura. «La capacità di insegnare ai ragazzi un nuovo modo di vivere, una reazione alla cultura mafiosa è la chiave di tutto – ha aggiunto il procuratore ed è bellissimo che la scuola organizzi momenti come questo, collegando la vita di oggi alle antiche tragedie greche. Un modo intelligente per riflettere sul presente attraverso il passato».
Rossi ha poi sottolineato anche il valore simbolico del luogo. Il liceo, infatti, anche per la posizione geografica che occupa rispetto al centro storico, rappresenta un presidio civile, un punto di luce vicino al centro storico: «Bisogna riconquistare i territori, riconsegnarli ai cittadini e in particolare i luoghi più antichi, che raccontano le nostre radici e per questo vanno valorizzati». Un appello, infine, all’educazione come vera prevenzione: «Bisogna alzare la soglia di attenzione e rafforzare le potenzialità anti violenza. L’educazione viene prima della repressione».
Ai festeggiamenti era presente anche il sindaco Francesco Paolo Ricci, secondo cui «Il liceo Sylos ha avuto il merito di mantenere viva la tradizione e la forte caratterizzazione umanistica, ma al tempo stesso di adeguarsi ai tempi, arricchendo la propria offerta formativa con nuovi indirizzi».