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Bitonto, è allarme alle case popolari: dai rubinetti esce acqua “arrugginita”. Residenti esasperati

Serbatoi per l’acqua fatiscenti e ascensore a rischio crollo per funi consumate e impianto elettrico da cambiare. Situazione al limite del paradossale quella che da almeno un paio d’anni vivono i residenti (una decina di nuclei familiari, in tutto suddivisi su cinque piani) dell’immobile al civico 117 B di via Sandro Pertini, alla periferia di…
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Serbatoi per l’acqua fatiscenti e ascensore a rischio crollo per funi consumate e impianto elettrico da cambiare.

Situazione al limite del paradossale quella che da almeno un paio d’anni vivono i residenti (una decina di nuclei familiari, in tutto suddivisi su cinque piani) dell’immobile al civico 117 B di via Sandro Pertini, alla periferia di Bitonto. La struttura è di proprietà di Arca Puglia centrale, l’ex Istituto autonomo case popolari e la maggior parte dei residenti è rappresentata da pensionati con una entrata minima che consente di sopravvivere e di sostenere a malapena le spese essenziali giornaliere. E non mancano famiglie con diversamente abili in casa.

In tutto questo scenario, la salubrità dell’acqua è il primo serio problema in quanto ci sarebbero serbatoi arrugginiti e addirittura bucati, che andrebbero sostituiti subito, ma nonostante le continue segnalazioni degli inquilini e un sopralluogo di Arca proprio fatto a maggio dell’anno scorso, a oggi ancora nulla è stato fatto.

«Non posso assolutamente bere quest’acqua – ci spiega una inquilina del primo piano, vedova e con un figlio di oltre 40 anni disabile e allettato – e né posso farla bere a mio figlio gravemente malato. Stiamo ancora attendendo risposte da Arca, ma sappiamo che per sistemare i serbatoi servirebbero 15mila euro. Una cifra insostenibile per tutti. Quindi, l’acqua è a contatto con la ruggine e viene usata solo per lavare, né per cucinare né per bere». E non va meglio per gli ascensori, dove, dai sopralluoghi effettuati a novembre 2024 da parte di aziende accreditate al ministero dello Sviluppo economico per la verifica periodica, risulta che le funi mostrano evidenti segni di usura e il livellamento al piano non rispetta i limiti previsti. Significa che potrebbero essere bloccati a breve.

Oltre al danno, la beffa, quindi. Dall’Arca fanno sapere che nessuna segnalazione sarebbe arrivata sugli ascensori, su cui però i lavori potrebbero essere effettuati in auto manutenzione ordinaria con tanto di preventivo dell’azienda manutentrice. Sulla cisterna, invece, l’intervento è stato autorizzato a metà settembre e a breve partiranno i lavori.

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