Il progetto di fattibilità tecnico-economica, approvato ieri dalla Giunta Leccese, per la riqualificazione della villa confiscata alla criminalità sul lungomare IX Maggio 62, a San Girolamo completa il percorso avviato dall’amministrazione comunale a maggio scorso, con il coinvolgimento di di una rete di attori locali nell’attività di definizione della proposta progettuale.
I prossimi passi
I lavori riguarderanno la ristrutturazione edilizia, il consolidamento strutturale e l’efficientamento energetico. Il progetto, dall’importo di 980mila euro, sarà candidato all’avviso pubblico regionale “Puglia Beni Comuni” per la selezione di interventi finalizzati a promuovere il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata.
L’intervento risulta infatti pienamente funzionale all’attuazione di politiche a favore della legalità, della sicurezza e della prevenzione delle situazioni di disagio, in quanto mira a garantire il riutilizzo e la fruizione sociale di un immobile confiscato per promuovere l’inclusione e contrastare ogni forma di discriminazione attraverso attività che contribuiscono allo sviluppo locale e alla riduzione di ogni forma di disparità, facilitando l’accesso ai servizi sociali, culturali e ricreativi e favorendo, tra l’altro, sinergie tra i servizi istituzionali e i servizi territoriali di comunità.
Gli obiettivi
Il progetto di valorizzazione condiviso, il cui titolo completo è “Cicala – la tana di prossimità della cultura euro-mediterranea”, prevede la riconversione della villa confiscata al fine di realizzarvi uno spazio civico multifunzionale a destinazione mista residenziale e socio-culturale che possa diventare presidio territoriale.
Verrà aperto uno spazio civico multifunzionale (sale attività, coworking, area comunitaria, infopoint territoriale). Attivati servizi a bassa soglia rivolti a giovani, persone in condizione di marginalità sociale e soggetti fragili. A cui si aggiungerà una programmazione culturale comunitaria co-progettata con cittadini, ETS e gruppi. Considerate le condizioni di degrado in cui versa e le problematiche esistenti da svariati anni, la villa sarà oggetto di una profonda ristrutturazione edilizia finalizzata al miglioramento dell’efficienza energetica, alla riduzione dei consumi e delle emissioni di CO2 in atmosfera e al consolidamento statico, oltre che a ristabilire lo standard minimo di comfort abitativo, rispetto alle attuali disposizioni normative.
I lavori di manutenzione straordinaria previsti, pertanto, sono orientati ad attuare una completa ristrutturazione edilizia che intervenga in maniera integrata su più livelli anche mediante interventi di ridistribuzione interna e razionalizzazione degli spazi, congiuntamente a interventi volti a eliminare le barriere architettoniche e a riqualificare e valorizzare le aree verdi e gli spazi esterni pertinenziali che potranno diventare spazio ludico e ricreativo non solo per i fruitori del bene ma per l’intera comunità cittadina. Inoltre, attraverso il progetto si interverrà su giovani con minori opportunità sociali, comprese le persone LGBTQIA+, con background migratorio o provenienti da contesti familiari complessi o violenti.