Quando la scuola chiude, spesso per le famiglie con figli autistici si apre il baratro della solitudine e della gestione quotidiana. Per colmare questo vuoto nasce “Brucaliffo”, il progetto sperimentale presentato questa mattina a Palazzo di Città, che prenderà il via lunedì prossimo, in concomitanza con le vacanze natalizie.
Destinato a 24 minori con disturbi dello spettro autistico (divisi nelle fasce 6-12 e 13-17 anni), il progetto non è solo un servizio di assistenza, ma un vero laboratorio di autonomia ispirato al saggio bruco di Alice nel Paese delle Meraviglie: non dare risposte pronte, ma offrire strumenti per trovare la propria strada.
La notizia nella notizia è la genesi politica dell’iniziativa. “Brucaliffo” nasce infatti da un emendamento al bilancio proposto dai consiglieri di opposizione Romito, Amoruso e Patruno, e accolto pienamente dall’amministrazione. «Ho partecipato a tante conferenze, ma questa ha un sapore particolare – ha ammesso l’assessora al Welfare Elisabetta Vaccarella –. Dimostriamo che la politica che sta accanto agli ultimi non ha colori. Abbiamo lavorato insieme per supportare questi bimbi nei prossimi due anni». Soddisfazione condivisa da Valeria Amoruso e Carlo Patruno: «Abbiamo voluto fortemente questo progetto per aiutare le famiglie che, nei periodi di vacanza per gli altri, vivono difficoltà maggiori. Il Consiglio ha mostrato grande sensibilità».
Come funziona
Gestito dalla cooperativa Occupazione e Solidarietà, il progetto coprirà i momenti critici di chiusura scolastica: le festività di Natale e Pasqua (a cavallo tra il 2025 e il 2026) e il periodo estivo (15 giugno – 31 luglio). Nelle sedi di Casa Pandora (via Napoli) e Piccolissimi (corso Alcide de Gasperi), 12 educatori ABA, coordinati da psicologi e counselor, lavoreranno su obiettivi concreti: dall’autonomia personale (cucinare, gestire il denaro) alle attività espressive (teatro, pittura), fino allo sport e alla psicomotricità. «Non parliamo solo di bambini, ma di genitori che incontrano ostacoli enormi – ha concluso Giuseppe Moretti, presidente della cooperativa –. Offriremo strumenti per la crescita, affidando questi minori fragili a professionisti esperti».









