Francesco può festeggiare. Trascorrerà il Natale a casa dopo più di un mese in ospedale, al Policlinico di Bari, dove è stato operato per una scoliosi di 117 gradi nel reparto di Chirurgia vertebrale e dove ha spento le 13 candeline.
L’intervento chirurgico è stato eseguito dal dottor Andrea Piazzolla, direttore dell’unità operativa semplice a valenza dipartimentale di Chirurgia vertebrale, e gli permetterà di mettere fine a una sofferenza durata anni, con la possibilità concreta di tornare a una vita normale.
Francesco, spiega il dottor Piazzolla, «era affetto da una forma di scoliosi aggressiva, con un peggioramento impressionante: oltre 30 gradi in appena tre mesi. Una progressione rapidissima – sottolinea – che ha imposto una preparazione preoperatoria complessa e meticolosa».
Per più di un mese il ragazzo ha vissuto stabilmente in ospedale, «sottoposto a trazione continua con un sistema speciale, l’halo, un dispositivo che consente di preparare progressivamente la colonna vertebrale a un intervento tanto delicato grazie al quale siamo riusciti a ridurre la scoliosi a 45 gradi», evidenzia Piazzolla.
«Dopo settimane di cure, sacrifici e un percorso complesso affrontato con grande forza, Francesco potrà finalmente tornare a casa e vivere il Natale tra i suoi affetti», aggiunge il professor Giuseppe Solarino, direttore dell’unità operativa complessa di ortopedia che ieri ha festeggiato il compleanno ma soprattutto le prossime dimissioni del ragazzo.

Gli interventi della Chirurgia vertebrale del Policlinico di Bari negli ultimi cinque anni
Dal dicembre 2020 a oggi, la Chirurgia vertebrale del Policlinico di Bari ha superato le 300 scoliosi operate, diventando un punto di riferimento non solo per la Puglia, ma per pazienti provenienti da tutto il Sud Italia, capace di coniugare altissima specializzazione, innovazione tecnologica e profonda umanità.
Tra le innovazioni più significative figura la somministrazione preoperatoria di morfina intratecale, una tecnica che consente di abolire quasi totalmente il dolore postoperatorio nei pazienti operati di scoliosi. Un avanzamento decisivo, che riduce lo stress chirurgico e migliora in modo sostanziale il decorso postoperatorio.
Fondamentali anche i protocolli sul buon uso del sangue, sviluppati in stretta sinergia con il dottor Ostuni, direttore dell’unità operativa di Medicina trasfusionale. «Siamo riusciti ad abolire completamente la necessità di trasfusioni ematiche nel postoperatorio – sottolinea il dottor Andrea Piazzolla – anche negli interventi di chirurgia vertebrale più complessi».
A completare questo modello virtuoso c’è l’immunonutrizione preoperatoria, basata sull’assunzione di bevande ad alto potere nutrizionale fino a poche ore prima dell’intervento. Una strategia che contrasta il catabolismo, sostiene l’organismo e accelera in modo significativo la ripresa funzionale.
Il risultato è un approccio multimodale alla chirurgia vertebrale, che oggi consente, nella quasi totalità dei casi, la dimissione già in terza giornata postoperatoria, riducendo le complicanze e favorendo un rapido ritorno alla vita quotidiana.
Ad annunciare il prossimo investimento strategico per la chirurgia vertebrale del Policlinico di Bari è il direttore generale Antonio Sanguedolce: «Il prossimo anno arriverà e sarà operativo il primo sistema integrato di chirurgia robotica del Sud Italia dedicato alle attività vertebrali. Una tecnologia che consentirà di incrementare ulteriormente precisione e sicurezza, con ricadute significative sugli esiti clinici, in particolare nei casi a maggiore complessità».