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Bari, tre milioni di euro per il carcere: via a progetti per l’inclusione socio-lavorativa dei detenuti – VIDEO

Dodici milioni di euro. È il budget a disposizione delle carceri pugliesi per l’avviamento di progetti di inclusione socio-lavorativa in favore dei detenuti. Tre milioni andranno al carcere di Bari.

Lo ha annunciato, in occasione di una visita istituzionale nella casa circondariale del capoluogo pugliese, il senatore di Fratelli d’Italia e componente della commissione parlamentare Antimafia, Filippo Melchiorre.

La somma è stata assegnata qualche giorno fa con decreto, ha spiegato Melchiorre, e «servirà per ristrutturare un’ampia ala della struttura nella quale saranno avviati corsi per diventare panettiere e pasticciere. A breve partiranno tutte le gare».

Un altro milione e mezzo di euro è stato assegnato per sbloccare il braccio del carcere che in passato ospitava la sezione femminile. «Questi soldi – ha aggiunto Melchiorre – serviranno per rispondere al problema del sovraffollamento. Questa ala è stata utilizzata in parte durante il Covid, adesso occorre metterla a norma».

Melchiorre ha annunciato anche una stretta sull’uso dei cellulari privati in carcere. «Dall’inizio del 2025 – ha detto – a Bari ne sono stati sequestrati 80. Facendo seguito alle parole del procuratore Roberto Rossi, e l’aggiunto Francesco Giannella, sono allo studio soluzioni per rispondere a questo problema». Quanto alla situazione all’interno della casa circondariale, Melchiorre spiega che «si tratta di una struttura costruita oltre cento anni fa, quindi necessita di interventi di ristrutturazione. Il sovraffollamento è un problema di tutte le carceri italiane, ho parlato con diversi detenuti e ho comunque trovato una situazione serena».

Il viceministro della Giustizia, Francesco Paolo Sisto, ha sottolineato che le risorse destinate alle carceri pugliesi arrivano dai Fondi europei di sviluppo regionale per i progetti di rieducazione all’interno degli istituti di pena. «I progetti, presentati dai Provveditorati dell’Amministrazione Penitenziaria a livello regionale, finalizzati all’inclusione socio-lavorativa dei detenuti anche tramite la riqualificazione delle aree trattamentali – ha spiegato -, potranno ora essere realizzati, a beneficio dei percorsi lavorativi volti alla specifica rieducazione dei condannati. In particolare, alla Puglia sono stati destinati oltre 12 milioni di euro, di cui 3 milioni solo all’istituto di Bari. Un segnale concreto di attenzione del Ministero della Giustizia per la situazione carceraria pugliese e un modo per dare piena attuazione al dettato dell’articolo 27 della Costituzione», ha concluso.

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