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Bari, tornano le Giornate Fai di Primavera: visite a Palazzo di Città e “Piccinni”

Tornano anche a Bari le Giornate Fai di Primavera, quest’anno con un’importante novità: la sede del Comune aprirà al pubblico e per l’occasione sarà ribattezzata Palazzo della città per alludere «al senso di osmosi tra il palazzo e la comunità». Ad annunciarlo il sindaco Vito Leccese, che ha annunciato la novità in occasione della XXXIII edizione del principale evento di piazza dedicato al patrimonio culturale e paesaggistico del Paese, in programma sabato 22 e domenica 23 marzo.

Tra i luoghi da visitare nel capoluogo pugliese, oltre alla sede dell’amministrazione comunale, ci sarà anche il teatro Piccinni. Il cambio nome del Comune è stato deciso da una delibera di Giunta anche per ricordare che «i veri proprietari di questo immobile sono i cittadini». Le giornate Fai sono state presentate ieri, quando è stato sottolineato che «rappresentano un momento di crescita educativa e culturale e di condivisione, strumenti essenziali per affrontare un mondo libero».

Le Giornate Fai

Un’edizione speciale, quella 2025, che arriva nei cinquant’anni dalla nascita del Fai e a 25 anni dalla fondazione della delegazione pugliese. Durante il prossimo weekend a Bari sarà dunque possibile visitare e scoprire una serie di curiosità sul Palazzo di Città, sede dell’amministrazione comunale dal 1860, con le sue sale di rappresentanza (sala Massari, sala giunta, sala consiliare Enrico Dalfino) e con l’ufficio del sindaco. Per gli iscritti Fai sarà inoltre aperta una visita contingentata a due spazi del teatro Piccinni, che appartiene allo stesso compendio immobiliare del Comune: il palcoscenico e il sottotetto.

«Credo si tratti di un appuntamento da non perdere – commenta l’assessora alle Culture Paola Romano – perché questo Palazzo è testimone della storia della città e ne contiene fisicamente una grande quantità di tracce».

Il programma

Diverse le attività in programma, con un seminario propedeutico in programma oggi e un’installazione artistica a cura di Misia Arte nella sala ex Tesoreria. Una serie di appuntamenti che si aggiungono al programma delle visite affidate ai giovani ciceroni. Nell’androne di Palazzo di Città si potrà ammirare l’installazione di Giuseppe Caccavale, “La libertà italiana nella libertà del mondo”, e i quattro Telamoni dell’ex Palazzo della Gazzetta del Mezzogiorno di Piazza Moro.

Al primo piano si visiterà la Sala Massari, la stanza del sindaco, la sala giunta con l’opera dell’artista albanese Duli Caja, realizzata con 18mila bottoni, quanti i profughi albanesi arrivati a bordo della nave Vlora nel 1991. Nel programma delle visite anche la sala consiliare intitolata al sindaco Enrico Dalfino. Sul monitor scorreranno le immagini in rilievo 3D e Ortomosaici degli affreschi del Palazzo di Città e infine, nell’ex sede della tesoreria comunale, è previsto l’intervento video di Francesco Castellani “Esercizi di deriva meridiana”.

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