Tuta arancione da detenuto, manette ai polsi e agenti antisommossa. È l’immagine, generata con l’intelligenza artificiale, con cui Tommy Parisi, figlio del capoclan di Japigia Savinuccio, lancia il suo nuovo brano in uscita il 20 dicembre. Si intitola Malasuerte e rappresenta «il momento in cui scopri che certe cose non ti uccidono – scrive sul suo profilo social – ti spengono». Il cantante barese sta scontando la condanna con rito abbreviato a nove anni di carcere per l’inchiesta Codice Interno, mentre di recente è stato assolto in Appello nell’ambito di un’altra inchiesta relativa a estorsioni sui cantieri.
«Ci sono ferite che non fanno rumore, che non scrivono sangue, ma scavano – si legge sulla sua pagina Instagram – E diventano stanze chiuse dentro il petto, luoghi dove la luce non entra più. La vita ha sempre il suo lato notturno: ai furbi regala oro che profuma di menzogna, mani pulite che nascondono colpe, sorrisi che sembrano promesse e invece sono trappole. E poi ci sono gli altri. Quelli che amano davvero, che credono ancora nel bene, che aprono la porta del cuore pensando di far entrare il sole, e si ritrovano un’ombra. Il tradimento cade lento, come una goccia che perfora la pietra. E quando arriva al centro, non sei più lo stesso».
