I clienti avevano denunciato di aver pagato una tariffa più alta di quella stabilita per la corsa tra l’aeroporto di Bari e il centro città. Per questo, dopo la segnalazione pubblicata da una testata locale e le relative verifiche, un tassista barese è stato sospeso dal servizio per 30 giorni. Un provvedimento che rappresenta la contestazione più grave prevista dal Regolamento: il conducente dovrà ora riconsegnare la licenza all’ufficio, per scontare la sanzione.
La testimonianza, resa pubblica a luglio, riguarda un episodio avvenuto lo scorso 26 giugno, quando il tassista avrebbe messo in atto comportamenti scorretti. Il settore Attività produttive del Comune ha dunque aperto un’istruttoria, convocando l’autista per ascoltare la sua versione: al termine delle verifiche è stata stabilita la contestazione.
«Il fatto che qualcuno pensi ancora di fare il furbo abusando del proprio ruolo mentre svolge un servizio pubblico, credendo di passarla liscia, è inammissibile – commenta l’assessore allo Sviluppo locale e Blue economy, Pietro Petruzzelli – Mi auguro che quanto accaduto possa persuadere anche i più “allergici” a rispettare le regole e che, anche grazie al rilascio delle nuove licenze, il servizio taxi possa migliorare ulteriormente ed essere sempre all’altezza delle esigenze e delle ambizioni di una città che sta investendo sul proprio futuro».
