Un trequartista, un centrocampista, un difensore centrale e, se possibile, anche un attaccante centrale. È la lista dei desideri finita sul tavolo di Giuseppe Magalini, da ieri ‘ufficialmente’ impegnato, con il suo vice Di Cesare, nella sessione invernale di calciomercato, con l’obiettivo di puntellare e, possibilmente, migliorare, la rosa del Bari. Il direttore sportivo, in versione ‘genio della lampada’ biancorossa’, tenterà attraverso i soliti ‘magheggi’, fatti di incastri tra uscite ed entrate indispensabili per il rispetto del budget, di trovare le soluzioni utili ad accontentare il tecnico Moreno Longo.
La priorità
È in mezzo al campo che il Bari necessita di un innesto immediato. A dettare la linea è l’indirizzo tecnico-tattico, orientato più verso la strada del 3-5-2, che del 3-4-2-1; si tratta del sistema di gioco adottato dall’allenatore nelle ultime due partite, dopo averlo già fatto nella parentesi autunnale, raccogliendo buoni frutti sul piano dell’equilibrio di squadra. Dal punto di vista numerico il centrocampo non rispetta il ‘principio’ che si fonda sull’opportunità di annoverare in lista due calciatori per ruolo. A scarseggiare sono gli interni: al momento l’unica alternativa ai titolari Maita e Lella è Coli Saco. Il 22enne franco-maliano, girato in prestito secco dal Napoli durante l’estate scorsa, ha collezionato finora 8 presenze, nessuna dal primo minuto, superando di poco i 100’; per l’ex Ancona prestazioni piuttosto acerbe, insufficienti a garantire il livello di competitività dei compagni di squadra titolari. Più coperto invece il ruolo di centrale, assegnato 19 volte, su 20 partite, ad Ahmad Benali, ormai decano del centrocampo biancorosso; sulla carta sono due le pedine in grado di assolvere allo stesso compito: Maiello e Maita. L’ex Frosinone ha giocato 7 partite, ma appena tre volte è stato schierato nell’undici titolare, quasi sempre nei panni di mediano in un centrocampo a due; il numero 17, pur rappresentando l’alternativa naturale di Benali, ha fatto le veci del centrocampista libico solo nella gara Bari-Cittadella (3-2); di recente Longo lo ha mandato in campo al posto di Maita, come accaduto nelle partite contro Reggiana e Palermo, lasciando sul terreno di gioco Benali. Potenzialmente, in caso di necessità anche Maita è spendibile per il ruolo di ‘regista’, come per altro già successo ai tempi della Serie C, prima dell’avvento nel capoluogo pugliese di Maiello.
L’altra necessità
Numericamente il Bari è sottodimensionato anche in difesa. Le coppie al completo sono Mantovani-Obaretin e Vicari-Simic, rispettivamente per i ruoli di braccetto sinistro e di centrale. Durante tutto il girone di andata è rimasta scoperta invece la parte destra della retroguardia, dove Emmanuele Matino, formalmente ‘alter ego’ di Pucino, tra problemi fisici e scelte tecniche, non è mai stato impiegato da Longo. Il dirottamento a destra di Mantovani, come già successo nei due confronti in campionato contro lo Spezia, è la spia che indica l’urgenza di inserire in rosa un altro difensore centrale, capace di offrire garanzie, sia sul piano qualitativo, che su quello fisico. Matino, convocato nelle ultime tre gare dopo tre mesi di assenza, lascerà Bari. è in chiusura la trattativa per la cessione del difensore a titolo definitivo all’Avellino, in Serie C. Il 26enne napoletano si appresta a dire addio al capoluogo pugliese senza aver mai lasciato una traccia concreta, come testimoniato da appena 20 presenze negli ultimi due anni.
