Un innovativo progetto sulla sicurezza del lavoro, denominato “Il QuoRe della sicurezza”, ha visto la luce in Puglia grazie all’impegno degli studenti di cinque istituti superiori (quattro di Molfetta e uno di Bitonto) e allo Spesal area Nord. Il cuore dell’iniziativa è la creazione di un QR code che permette ai lavoratori, inquadrandolo con un semplice smartphone, di accedere in pochi secondi a tutte le informazioni utili per la prevenzione di infortuni sul lavoro, in particolare nei settori edile e metalmeccanico, e di malattie professionali.
Un focus specifico del progetto è la prevenzione del danno attinico, causato dall’esposizione prolungata ai raggi solari, un rischio concreto per i lavoratori impegnati all’aperto in settori chiave come pesca, agricoltura ed edilizia. Il percorso formativo, avviato in fase preliminare nel novembre 2022 e sviluppato nel triennio 2023-2025, ha coinvolto attivamente gli studenti, stimolando la loro creatività attraverso progetti e lavori dedicati al tema della sicurezza sul lavoro. La fase conclusiva si è svolta oggi presso l’istituto superiore Monsignor Antonio Bello di Molfetta, dove sono stati presentati i risultati di questa sinergia tra mondo della scuola e sanità pubblica.
All’interno di gruppi di lavoro, i ragazzi, guidati dagli operatori dello Spesal, hanno ideato e realizzato diversi prodotti informativi, consultabili sul sito quore.altervista.org. Gli studenti dell’istituto Monsignor Antonio Bello hanno creato, utilizzando tecniche grafiche digitali, una serie di pittogrammi che rappresentano i protagonisti degli ambienti lavorativi edili. Dai racconti elaborati in storyboard sono stati poi generati i QR code.
L’Itet Salvemini di Molfetta ha visto gli studenti impegnati nell’illustrazione delle corrette modalità di montaggio, uso e smontaggio dei ponteggi in edilizia, informazioni rese accessibili tramite un apposito QR code. L’Iiss Amerigo Vespucci della stessa città ha invece realizzato una blusa innovativa utilizzando tessuti tecnici capaci di ridurre l’esposizione alle radiazioni UV. All’Iiss Galileo Ferraris di Molfetta è stata predisposta una piattaforma web per l’archiviazione della documentazione relativa a laboratori, macchinari, attrezzature, sostanze e luoghi di lavoro pericolosi presenti negli istituti scolastici coinvolti nel progetto. Infine, all’Iiss Volta – De Gemmis di Bitonto, l’attenzione si è concentrata sugli strumenti di laboratorio con cui gli studenti interagiscono durante il loro percorso di studi, fornendo informazioni utili per un utilizzo sicuro.




