«Una vergognosa speculazione ad opera di quelle compagnie che hanno palesemente rinunciato al loro ruolo pubblico e vedono l’utente non più come un cittadino a cui erogare un servizio, ma come un consumatore da cui trarre profitto». La denuncia arriva dagli studenti di Cambiare Rotta, che nel pomeriggio, in occasione delle giornate di agitazione nazionale contro i rincari dei trasporti hanno protestato in stazione Centrale, a Bari.
«Anche quest’anno – evidenziano – gli studenti fuorisede sono costretti a fare i conti, in prossimità delle festività, con rincari preoccupanti sui prezzi di aerei e treni: le tariffe dei voli nazionali possono arrivare ad aumentare del 900% rispetto alla bassa stagione e i treni a lunga percorrenza fino al 300%». La polemica riguarda infatti le difficoltà che i ragazzi «obbligati a lasciare i loro territori a causa della mancanza di prospettive» si trovano costretti ad affrontare per tornare a casa durante le feste. Spese che spesso si sommano ai costi degli affitti e alle tasse universitarie.
«Per questo ci opponiamo al governo Meloni e ai suoi ministri – attaccano gli studenti – il ministro dei trasporti Salvini evidentemente non si preoccupa della tragica situazione degli studenti e di chi usufruisce di servizi che dovrebbero essere garantiti e accessibili a tutti. Come non se ne preoccupa la ministra Bernini, che continua a tagliare fondi sul diritto allo studio, consegnando il futuro degli studenti nelle mani di privati e industrie belliche».
