Bari, Strada camionale: il Consiglio rinnova il “sì” all’opera con 22 voti a favore

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Confermato il sì del Consiglio comunale, che ha dato la sua approvazione definitiva (con 22 voti a favore e 2 contrari) alla realizzazione della nuova Strada Camionale di collegamento diretto tra l’autostrada A14 e il porto del capoluogo pugliese, per convogliare i mezzi pesanti e il traffico merci. L’approvazione in aula Dalfino si è resa nuovamente necessaria in quanto, dopo il primo via libera rilasciato nell’aprile del 2024, erano pervenute delle osservazioni che andavano esaminate e alle quali si era opposta la Città Metropolitana. L’assemblea, dunque, è stata chiamata a pronunciarsi una seconda volta sulla variante allo strumento urbanistico e al vincolo preordinato all’esproprio che ha ricevuto parere positivo.

I passaggi amministrativi

Si tratta di un’opera imponente e strategica, che attraverserà diverse porzioni della città verso la zona industriale e i territori confinanti dei Comuni di Modugno e Bitonto. Negli scorsi mesi sono iniziati anche gli espropri e l’acquisizione dei suoli e delle particelle private. Nel caso specifico di Bari ci sono 136 espropri totali per un’indennità che dovrebbe ammontare a circa 14 milioni, mentre a Bitonto e Modugno, rispettivamente con 42 e 93 suoli da espropriare il valore degli indennizzi ammonterebbe complessivamente i 24 milioni di euro.

L’opera, la cui realizzazione è stata aggiudicata alla RTI composto da Cobar Spa e Europea 92 Spa, per un importo complessivo dei lavori di 223 milioni di euro, sarà lunga 10 chilometri e 800 metri che rappresenta un’opera di miglioramento trasportistico – urbanistico in grado di smaltire i flussi di traffico pesante diretti verso il porto di Bari tramite un accesso diretto all’area portuale, senza passare dal cuore della città. L’opera costituisce un importante completamento della rete infrastrutturale prevista nel Piano Regionale dei Trasporti, consentendo ai traffici pesanti di raggiungere il porto attraverso una viabilità dedicata con il minor impatto possibile sul contesto abitato e con la possibilità di riorganizzare l’assetto dei collegamenti tra le vie di comunicazione dell’intera area metropolitana.

Nel dettaglio la nuova arteria stradale permetterà di collegare il porto di Bari direttamente con l’A14 mediante la creazione di un nuovo casello intermedio tra quelli di Bari-Modugno e Bitonto, raccordando con un percorso di poco più di 10 chilometri anche altri importanti poli strategici quali l’Interporto Regionale, la S.S. 16 tangenziale di Bari, l’Aeroporto Karol Wojtyla e l’intera zona industriale. Il tratto terminale dell’opera, dall’intersezione a rotatoria con viale Europa sino all’ingresso nel porto, è costituito da una viabilità dedicata.

L’opposizione

L’approvazione di ieri in Consiglio ha però generato la polemica del centrodestra, che ha messo in dubbio non solo l’effettiva realizzazione dell’opera ma anche il suo impatto sull’ambiente, accusando la maggioranza e il centrosinistra di usare due pesi e due misure sui temi dell’ambiente e della sostenibilità. Per il consigliere di Forza Italia Giuseppe Carrieri: «La Camionale non verrà mai fatta. Lo vedremo dal momento che cominceranno i primi scavi. Alcune società sarebbero già pronte a ricorrere al Tar contro gli espropri. Sarà una rivoluzione e saremo pieni di esposti che bloccheranno un’opera dall’impatto ambientale devastante. A mio avviso vi erano valide alternative come mitigare via Napoli e destinarla a Camionale. Sarà un’opera inutile ed economicamente troppo rilevante».

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