A Bari montano le proteste contro la multiproprietà. Questa mattina gruppi organizzati e tifosi si sono radunati davanti a Palazzo della Città per un sit-in di protesta.
Gli ultras biancorossi hanno anche incontrato il sindaco Vito Leccese.
La protesta non si fermerà qui: alle 16 è previsto un secondo momento di mobilitazione fuori dallo stadio, dove i tifosi continueranno a far sentire la propria voce insieme alla dirigenza.
Dal palchetto, il capo ultras del Bari prende la parola e dice: «Fratelli biancorossi, siamo qui perché il Bari merita rispetto. Nei giorni scorsi abbiamo incontrato il sindaco, al quale abbiamo chiesto di muoversi, di attivarsi, di trovare imprenditori seri e pronti a investire davvero nel nostro futuro. Gli abbiamo anche chiesto di andare dal presidente Figc Gravina e pretendere spiegazioni su una legge assurda che ci sta penalizzando, lasciandoci gli unici in questa situazione vergognosa. La multiproprietà doveva finire nel 2024. Fino a quella partita, a venti secondi dalla fine con il Cagliari, eravamo felici. Poi tutto è cambiato, anche per colpa di atteggiamenti spocchiosi e di chi non ha rispettato Bari, la sua storia e la sua gente. Noi ultras non chiediamo nulla per noi stessi: vogliamo solo il bene di questi colori e di questa maglia. Quella di oggi è una delle tante iniziative che continueremo a portare avanti, come abbiamo fatto a giugno. Oggi diserteremo, per dare un segnale forte: vogliamo un futuro migliore per il Bari».
Il capo ultras continua: «Applaudiremo sempre chi farà il bene del Bari. Oggi non ci saranno neppure i nostri rivali del Pescara: segno che il calcio vero esiste ancora e che noi siamo la parte sana di questo mondo. Continueremo la nostra protesta in modo civile. Non veniteci contro: quando si distrugge ci si divide, quando si costruisce ci si unisce. E Bari ha bisogno di unità, non di guerre interne. E ora lanciamo un appello chiaro e diretto agli imprenditori: venite a prendere il Bari, liberatelo dalla multiproprietà, ridate alla nostra città un club che sia davvero nostro, gestito con passione, serietà e rispetto per i tifosi. Il Bari ha bisogno di voi ora, e voi avete l’opportunità di scrivere una pagina storica».
Il discorso si chiude con un appello finale. «Oggi alle 15 saremo fuori da porta 6 per una contestazione civile, compatta e determinata. Perché il Bari viene prima di tutto, e noi saremo sempre qui a difenderlo».