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Bari Cronaca

Bari, si estende la «mafia nigeriana»: punta sulla droga per i braccianti

Una scia sempre più fitta di aggressioni, risse e rapine sta ridisegnando nelle ultime settimane la mappa dell’insicurezza nel cuore di Bari. Nei quartieri Murattiano e Umbertino, riferiscono fonti investigative, diversi episodi violenti sarebbero riconducibili a contrasti tra gruppi criminali che mirano a contendersi il controllo di specifiche attività illecite: dallo spaccio di droga alla gestione dei parcheggiatori abusivi, fino ai furti e agli accoltellamenti emersi nelle cronache più recenti. Per fronteggiare questa escalation, polizia di Stato, carabinieri, guardia di finanza e polizia locale hanno intensificato controlli e operazioni mirate. Gli interventi hanno già portato all’identificazione di diversi soggetti ritenuti coinvolti, con arresti, denunce e provvedimenti di allontanamento.

Ma, secondo gli inquirenti, il quadro sarebbe più complesso e tocca dinamiche criminali radicate e in evoluzione. Tra gli elementi più osservati dagli investigatori c’è la crescita di un’organizzazione riconducibile alla cosiddetta «mafia nigeriana», attiva soprattutto nel traffico di sostanze stupefacenti. Secondo ricostruzioni al vaglio degli inquirenti, questo gruppo avrebbe trovato spazi di manovra nel mercato cittadino stringendo rapporti di convenienza con storiche realtà locali, riducendo per queste ultime il rischio operativo legato allo spaccio diretto.

La base operativa sarebbe localizzata soprattutto nel quartiere Libertà, dove, secondo gli atti preliminari delle indagini, la droga verrebbe confezionata e smistata. Gli stupefacenti, dalla cocaina alla marijuana, fino al tramadolo, verrebbero poi distribuiti in centro da singoli pusher in bicicletta. Una parte del traffico raggiungerebbe anche le campagne della provincia, dove il prodotto sarebbe immesso in circuiti legati al lavoro bracciantile. Negli ultimi mesi, inoltre, alcune diramazioni dell’organizzazione sarebbero state individuate anche nella città vecchia e nel quartiere San Paolo.

Qui, sempre secondo le ricostruzioni investigative, i rapporti con la criminalità locale avrebbero portato a una sorta di fragile equilibrio che, però, non esclude nuovi attriti e possibili ulteriori esplosioni di violenza. Le forze dell’ordine assicurano che il monitoraggio resta costante, mentre in città cresce la richiesta di interventi ancora più incisivi per restituire ai quartieri centrali un clima di sicurezza ormai compromesso.

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