Due ragazzi andranno a processo, a Bari, per la morte del 38enne Nardev Singh, indiano senza fissa dimora che viveva in un rudere abbandonato alla periferia del capoluogo pugliese.
I due giovani, entrambi 17enni all’epoca dei fatti (era il 23 maggio del 2024), avrebbero fatto parte del gruppo che sparò e uccise il 38enne per provare la pistola comprata da poco.
La Procura dei minori di Bari ha chiesto e ottenuto il giudizio immediato. Il processo nei loro confronti inizierà il prossimo 15 maggio.
Nella vicenda è coinvolto anche il 22enne Paolo Natale Guglielmi, indagato dalla Procura ordinaria.
I due ragazzi (uno di loro ora è maggiorenne, l’altro lo diventerà a breve) sono detenuti nell’istituto per minori “Fornelli” di Bari e a loro sono contestati i reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, porto e detenzione abusiva d’arma da fuoco e ricettazione.
Secondo quanto ricostruito dalle indagini, coordinate dal procuratore aggiunto Ciro Angelillis e dal pm Matteo Soave e condotte dalla squadra mobile di Bari, la sera del 23 maggio di un anno fa i tre, dopo aver comprato una pistola per 250 euro e averla provata su alcuni oggetti, decisero di testarla su un “bersaglio umano”.
Per questo si recarono all’esterno di un casolare abbandonato di Ceglie del Campo, alla periferia di Bari, e dopo aver attirato l’attenzione di chi vi era all’interno – in quel caso, Singh – spararono due colpi, di cui uno raggiunse il 38enne al petto, uccidendolo. I tre furono arrestati lo scorso novembre, con loro sono indagati a piede libero altri tre maggiorenni che li avrebbero aiutati a fuggire dopo il fatto.