In queste ore, la Polizia di Stato, a conclusione dell’attività investigativa svolta ininterrottamente a seguito di alcuni episodi di violenza accaduti all’esterno dello stadio San Nicola di Bari, ha arrestato tre persone, rispettivamente di 33, 41 e 49 anni per il reato di rissa pluriaggravata.
La ricostruzione vede la tifoseria organizzata barese, nell’ambito di una contestazione da diverso tempo in atto nei confronti della presidenza della società, che dopo aver avuto regolarmente accesso all’interno dell’impianto sportivo, ha raggiunto gli spalti della curva nord superiore senza vessilli e bandiere, esponendo solo uno striscione.
Alle 15:25, in maniera coordinata e programmata, gli appartenenti ai principali gruppi ultras hanno abbandonato lo stadio e circa 300 di loro si sono radunati nello spazio adibito a parcheggio antistante la curva nord. A seguire, la maggior parte degli ultras ha raggiunto il parcheggio antistante la tribuna d’onore, posizionandosi davanti al varco di accesso numero 1 dove è stata inscenata una ulteriore contestazione.
Durante l’iniziativa, nell’area di parcheggio della curva nord, si è registrato un violento tafferuglio tra più soggetti, sedato solo dall’intervento di alcune pattuglie della Polizia di Stato, che hanno identificato uno dei protagonisti. Le immagini diffuse dai canali social riprendono una violenta aggressione subita da un uomo che in quel momento si trovava vicino ad un bambino in lacrime. Si tratta però solo di immagini che riprendono solo una parte degli eventi.
Dalla completa visione ed analisi delle immagini registrate dalle telecamere a circuito chiuso che servono lo stadio San Nicola, svolta con peculiare cura e celerità dal personale della Digos della Questura di Bari, in collaborazione con il personale della Polizia Scientifica, è stato possibile ricostruire l’esatta dinamica dei fatti e identificare tre dei responsabili.
Nel dettaglio, pochi minuti prima del presunto “pestaggio”, diffuso con il video amatoriale sui social, in un’area adiacente avviene una lite che vede coinvolti due dei tre arrestati: la presunta vittima dell’aggressione, padre del minore ed un altro tifoso . Ed è proprio il primo che sferra un micidiale colpo al viso del rivale, che crolla a terra, mentre il primo continua a colpirlo fino a quando non intervengono i presenti, arrestandone la violenza. È l’episodio che scatena poi altri due eventi. Circa un paio di minuti dopo, infatti, l’aggressore, che nel frattempo si è spostato di alcuni metri, viene circondato da un gruppetto di almeno quattro persone ed a sua volta fatto bersaglio di calci e pugni. Questa seconda fase, che avviene dietro un automezzo parcheggiato, dura pochi secondi.
Subito dopo la vittima si divincola dai suoi assalitori (è questo il momento ripreso dalla parte iniziale del video amatoriale diffuso dai social) e si avvicina al figlio minore che assiste alla scena.
Viene quindi nuovamente aggredito, in sequenza, da altre due persone. Uno di questi è colui che ha subito il primo colpo al viso, che nel frattempo si è rialzato. A seguire l’arrivo degli agenti di Polizia che interrompono l’aggressione e fermano e identificano uno dei protagonisti. A tutti gli episodi di violenza ha assistito in lacrime il bambino.
Ritenendo sussistente il reato di rissa pluriaggravata per tutti i soggetti coinvolti nelle varie fasi descritte, si è proceduto nei confronti dei tre all’arresto in flagranza differita, per i quali il procuratore aggiunto Ciro Angelillis, informato dell’esito dell’attività svolta, ha disposto la custodia cautelare in carcere.
È al vaglio del Questore di Bari l’emissione di provvedimenti amministrativi nei confronti dei protagonisti della vicenda.