Aldo Moro ha lasciato «un’eredità enorme, non solo come statista ma anche come padre costituente». Lo ha affermato il sindaco di Bari, Vito Leccese, in occasione della cerimonia di commemorazione organizzata nel capoluogo pugliese per il 47esimo anniversario del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, avvenuto il 9 maggio del 1978.
«Oggi – ha aggiunto Leccese – si ricordano le vittime del terrorismo, di un periodo che ha funestato il nostro Paese mettendo a repentaglio la vita delle istituzioni democratiche. Ricordiamo quindi l’esecuzione di Moro da parte delle Brigate rosse dopo 55 giorni di prigionia».
Aldo Moro è nato a Maglie, in provincia di Lecce, «ma gran parte della sua vita l’ha svolta a Bari. Abbiamo voluto ricordarlo nella piazza a lui intitolata perché qui c’è un monumento in suo onore e qui si affacciava il suo studio politico», conclude Leccese.
Sono state due le commemorazioni organizzate a Bari: la prima nella piazza a lui intitolata dove è stato realizzato un monumento in suo onore, l’altra davanti alla sede del Comune dove è stata deposta una corona di alloro sulla lapide dedicata all’esponente politico e agli agenti della sua scorta.
Presenti, fra gli altri, il prefetto Francesco Russo e il questore Massimo Gambino.
«Il ricordo ha un’importanza fondamentale – ha detto Russo a margine dell’evento -. In alcuni anni nel nostro Paese abbiamo vissuto momenti di attacco profondo allo Stato e c’è stata una risposta importante, le istituzioni si sono compattate. È fondamentale – ha concluso – che i cittadini avvertano la compattezza delle istituzioni rispetto non solo a questi pericoli, ma a quelli più attuali».