Accende la polemica in aula Dalfino la mozione presentata dal consigliere della Lega Giuseppe Carrieri insieme al gruppo di Fratelli d’Italia per chiedere di ritirare il patrocinio del Comune alla manifestazione del Bari Pride 2025 in difesa dei diritti della comunità Lgbtq+. «Chiunque può fare le manifestazioni che ritiene – ha spiegato nel suo intervento in aula Carrieri – Quando però si chiede il patrocinio comunale e si associa il logo della Città, è onere di Sindaco e Giunta valutare le situazioni.
Le manifestazioni a sostegno degli orientamenti sessuali dei partecipanti, possono confliggere con sensibilità e idee differenti di altra parte della Cittadinanza, che non di meno, col patrocinio, dà il suo supporto a un evento a cui è contraria». Per poi specificare: «Una cosa sono le libertà, le idee, le scelte personali di ciascuno; altra cosa sono le condivisioni di quelle idee da parte delle Istituzioni con atti formali quali il patrocinio. Non comprenderlo, significa prevaricare le opinioni altrui e non voler rappresentare tutta la Città e tutti i Cittadini, ma solo una parte. La mozione impegna quindi sindaco e giunta a ritirare il patrocinio».
Lo scontro
La mozione è stata respinta in blocco dalla maggioranza, dopo un’accesa discussione. Immediata, infatti, è arrivata la reazione della consigliera ed ex assessora al Welfare Francesca Bottalico che ha risposto nel merito a Carrieri: «Sono orgogliosa del patrocinio della nostra città e sosterrò e promuoverò queste iniziative non solo per il Pride di sabato, ma per ogni evento e iniziativa che mi auspico sia promossa ogni giorno e per tutto l’anno. Negli anni ho lavorato in qualsiasi ruolo e contesto per promuovere inclusione, rispetto delle libertà e lotta contro ogni discriminazione. Il Pride non è solo un simbolo, ma un impegno concreto, culturale e politico che coinvolge istituzioni, scuole, il tavolo tecnico, sindacati, le associazioni e la comunità tutta. Il ritiro del patrocinio sarebbe un grave passo indietro».
Per il consigliere Victor Laforgia, la mozione del centrodestra è stata definita «irricevibile» oltre a un «grande passo indietro sul tema dei diritti: il Pride è un’opportunità per le persone di esprimere orgoglio per quello che sono senza nascondersi». Compatto con la maggioranza anche il Movimento cinque Stelle. Per il consigliere Italo Carelli: «Questo ordine del giorno è offensivo, soprattutto nei confronti di voi membri dell’opposizione. Siamo al paradosso: volete riportarci indietro di anni sul tema dei diritti».
La presentazione
Il Pride verrà presentato domani in conferenza stampa, durante la quale verranno forniti tutti i dettagli sul percorso della manifestazione e sulla madrina dell’edizione 2025.