Progetti per un totale di 20 milioni di euro, con interventi già finanziati per 10 milioni nell’ambito del React UE e altri 10 milioni candidati a finanziamento a valere sul Pnrr, per il nuovo sistema di raccolta e gestione dei rifiuti che Amiu Puglia (Azienda di igiene urbana) intende realizzare nei prossimi quattro anni a Bari in accordo con l’assessorato all’Ambiente del comune e con il supporto del Conai (Consorzio nazionale imballaggi).
Stando a quanto illustrato oggi nel corso della conferenza stampa a Bari, sono 4 le linee di azione del nuovo piano: il raggiungimento del 65% di raccolta differenziata attraverso il progressivo ampliamento del porta a porta fino al raggiungimento di 225mila abitanti e l’introduzione di isole ecologiche di prossimità, interrate e non; la transizione verso l’economia circolare da realizzarsi anche attraverso 11 centri di raccolta comunale di nuova generazione; l’applicazione di una tariffazione puntuale che premi i cittadini virtuosi attraverso l’impiego di tecnologie innovative per il tracciamento dei conferimenti; un programma straordinario di investimenti in mezzi e tecnologie per migliorare la pulizia della città e portare a regime la riorganizzazione complessiva del servizio di igiene urbana.
«Bari negli anni è cambiata tanto dimostrando di poter vivere diversamente rispetto al passato e di saper vincere alcune sfide importanti: oggi la doppia fila non è più uno standard quotidiano né ci sono cittadini che penserebbero mai di poter lanciare sacchetti dell’immondizia dal proprio balcone», ha detto il sindaco Antonio Decaro nel corso della conferenza stampa.
«Parafrasando una canzone che sta spopolando in questi giorni, chiedo di conferire i rifiuti con le mani, con la testa e con il cuore, prestando attenzione ai piccoli gesti quotidiani che ognuno di noi è chiamato a compiere e alle grandi scelte e alle azioni che mettono in campo l’amministrazione o l’azienda», ha detto.
«Ciò che conta è partecipare alla gestione del bene pubblico e comprendere che ad essere in gioco è il futuro della nostra città, dei nostri figli e del pianeta intero», ha concluso Decaro.










