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Bari, poliziotto assolto da accuse di stalking alla cognata dell’ex moglie: «Calvario lungo tre anni»

Un poliziotto barese, attualmente in servizio a Taranto, è stato assolto dal Tribunale di Bari dalle accuse di stalking nei confronti della cognata della sua ex moglie. L’assoluzione, arrivata a tre anni dai fatti, è stata disposta «perché il fatto non sussiste».

Lo rende noto il suo difensore, l’avvocato Antonio Maria La Scala. L’agente della Polizia di Stato era accusato di atti persecutori nei confronti della cognata della sua ex moglie, che – secondo l’accusa – avrebbe minacciato con condotte ripetute in modo da causarle «uno stato di ansia e di paura perdurante e grave, nonché un fondato timore per la propria incolumità e quella della sua famiglia».

Comportamenti seguiti a precedenti contrasti tra le parti, sfociati in denunce-querele, e a una precedente aggressione perpetrata dall’agente, sempre secondo l’impianto accusatorio, ai danni del marito della cognata della sua ex moglie.

Sempre secondo l’accusa l’imputato si sarebbe appostato frequentemente nei pressi dell’abitazione della presunta vittima, spesso incappucciato, a dire della stessa. Inoltre si sarebbe presentato sotto casa camminando avanti e indietro, parlando al telefono e fissando il portone e le auto della vittima e dei suoi familiari, anche in presenza dei suoceri.

Le accuse «sono risultate prive di ogni fondamento», spiega l’avvocato La Scala che aggiunge: «Si chiude un calvario durato 3 anni che ha impedito al poliziotto barese di ottenere dopo tanti anni di servizio lontano da casa di tornare a Bari».

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