SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Bari, ancora caos per le orecchiette: «Vademecum? La situazione sta degenerando»

«La situazione a Bari in merito alla “truffa delle orecchiette” sta degenerando in un teatro dell’assurdo, dove la legalità viene calpestata e le informazioni distorte con una nonchalance disarmante». Inizia così il duro messaggio di Home Restaurant a firma di Gaetano Campolo che ancora una volta attacca l’amministrazione comunale sul caso delle pastaie di Bari…
l'edicola

«La situazione a Bari in merito alla “truffa delle orecchiette” sta degenerando in un teatro dell’assurdo, dove la legalità viene calpestata e le informazioni distorte con una nonchalance disarmante». Inizia così il duro messaggio di Home Restaurant a firma di Gaetano Campolo che ancora una volta attacca l’amministrazione comunale sul caso delle pastaie di Bari vecchia.

La nota fa riferimento al vademecum presentato dall’assessore allo Sviluppo locale, Pietro Petruzzelli, contenente le linee guida per la regolarizzazione delle attività di preparazione della pasta fresca. Lo stesso Campolo nelle scorse settimane ha dato il via ai controlli della Polizia locale, sfociati in sanzioni per alcune delle pastaie, e chiesto le dimissioni dell’assessore Petruzzelli.

«Già da novembre 2024 avevo proposto alle pastaie di costituirsi in Imprese alimentari domestiche (Iad), offrendo loro un percorso legale e trasparente – ricorda il ceo di Home Restaurant – Ma purtroppo, in quel momento, si rifiutarono di abbandonare le pratiche abusive, preferendo la strada della “tradizione” a quella della legalità».

Responsabilità e illegalità

Gaetano Campolo, nel suo intervento, spiega che la Iad ha un suo codice Ateco nazionale «ben definito» e dunque «nessun Comune, né tanto meno quello di Bari, può permettersi di modificare o interpretare a piacimento una normativa nazionale». Questa pratica sarebbe infatti «non solo illegittima, ma incostituzionale».

Le linee guida presentate, che fanno riferimento ad aspetti come l’igiene e la tracciabilità dei prodotti, per Campolo «non sanano affatto le violazioni in atto», ma anzi «le perpetuano illudendo gli operatori e la cittadinanza di una legalità che non esiste. È sconcertante notare come, nonostante le nostre continue denunce e l’evidenza dei fatti, il Comune di Bari persista in questa operazione di disinformazione».

L’appello

Una posizione decisa quella adottata da Home Restaurant, con il fondatore che si dice pronto a presentare un esposto specifico all’Antitrust qualora «questa linea politica di promozione dell’illegalità» dovesse andare avanti. Perché, aggiunge, la Procura e lo Stato in questo caso avrebbero fallito nel loro ruolo di garanti della legalità e della giustizia.

«Non possiamo e non dobbiamo permettere che l’arbitrio amministrativo prenda il sopravvento sulla legge, mettendo a rischio non solo la concorrenza leale ma anche la salute dei cittadini» conclude Campolo, che lancia un appello ai baresi: «In un momento di tanta confusione e disinformazione, vi rivolgo un appello accorato: non fatevi ingannare. La vostra città merita rispetto e legalità».

CORRELATI

Attualità, Bari","include_children":"true"}],"signature":"c4abad1ced9830efc16d8fa3827ba39e","user_id":1,"time":1730895210,"useQueryEditor":true,"post_type":"post","post__in":[439856,445300,444620],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="1" data-start="1" data-end="3">

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!