È un esemplare di Melia azedarach, meglio noto come “l’albero dei rosari“, il primo piantato nel nascente Parco della Rinascita, che sorgerà sull’area dove prima c’era l’ex Fibronit, a Bari.
Si tratta di una specie che può raggiungere dai 6 ai 15 metri di altezza, con chioma globosa, resistente al freddo, all’inquinamento, al vento e alla siccità, praticamente immune da attacchi di agenti fitofagi.
L’albero è stato messo a dimora stamattina alla presenza del sindaco Vito Leccese e del presidente del comitato cittadino Fibronit Nicola Brescia. Hanno partecipato anche i familiari di Maria Maugeri e la presidente della Consulta cittadina dell’ambiente Lucia Schinazano.
«Questo è il primo di tantissimi alberi che metteremo a dimora nel Parco», ha afferma il primo cittadino. «Qui – ricorda – si è consumata una vera e propria strage silenziosa. Sappiamo che nulla ripagherà mai i familiari delle vittime per quanto è accaduto. Ciò che, però, possiamo fare, è dedicare questo intervento alla memoria di tutte le vittime dell’amianto e restituire un po’ d’aria alla città, visto che il mesotelioma pleurico, come diceva il compianto Franco Di Mare, è una malattia atroce che soffoca le persone togliendogli gradualmente il respiro».
Il primo albero piantato nel nascente Parco della Rinascita è dedicato a Maria Maugeri, «una delle protagoniste di una battaglia civile e di cittadinanza attiva durata 25 anni, il cui risultato è proprio il Parco della Rinascita, che vorremmo inaugurare simbolicamente il 21 marzo del prossimo anno», sottolinea Leccese.
L’andamento del cantiere
La scorsa settimana il rup del progetto ha effettuato un sopralluogo con la società che si occupa del monitoraggio del sottosuolo, i cui dispositivi – piezometri – sono stati individuati e messi in sicurezza per il pieno ripristino al termine dei lavori di realizzazione del parco.
Il progetto esecutivo nella sua interezza è ora all’attenzione di Asset, incaricata dall’amministrazione comunale della verifica puntuale di ogni aspetto dell’intervento, che ha richiesto alcune integrazioni documentali e piccole prescrizioni già accolte dal gruppo di progettazione incaricato.
Nelle prossime settimane arriverà il via libera per le lavorazioni più importanti; nel frattempo è stata completata tutta la viabilità di cantiere realizzando tracciati che ricalcano lo schema finale dei percorsi che attraverseranno il parco, mentre a breve sarà realizzato il secondo varco di accesso su via Caldarola (nelle vicinanze di via Capruzzi), che diventerà l’ingresso principale per i mezzi di cantiere. Di conseguenza la viabilità sarà modificata per consentire la movimentazione in sicurezza dei mezzi.
Il Parco della Rinascita dovrà esser ultimato entro marzo 2026, secondo il cronoprogramma dei lavori e nel rispetto dei termini previsti dal Pnrr.