SEZIONI
SEZIONI
Bari
Sfoglia il giornale di oggiAbbonati

Bari, penalisti in visita al Cpr di Palese: «I migranti vivono come leoni in gabbia»

Centri «di detenzione» in cui «si fa poco e nulla». Così il responsabile della commissione Centri di permanenza per i rimpatri dell'Unione camere penali di Bari, Gabriele Terranova, e il vicepresidente delle Camere penali di Bari, Filippo Castellaneta, hanno definito i Cpr. Terranova ha visitato il Cpr di Bari-Palese, dove al momento sono trattenute 99…
l'edicola

Centri «di detenzione» in cui «si fa poco e nulla». Così il responsabile della commissione Centri di permanenza per i rimpatri dell’Unione camere penali di Bari, Gabriele Terranova, e il vicepresidente delle Camere penali di Bari, Filippo Castellaneta, hanno definito i Cpr.

Terranova ha visitato il Cpr di Bari-Palese, dove al momento sono trattenute 99 persone. Ma il numero potrebbe aumentare già nelle prossime ore, fa sapere Castellaneta. «Questi luoghi – ha detto il responsabile della commissione – rimangono dei luoghi di sofferenza e di violenza», con i “leoni”, ovvero gli ospiti del centro, «che camminano su e giù nel poco spazio che viene loro riconosciuto, con il guardiano che li guarda da lontano e si avvicina sempre con molta cautela».

«Lo spaccato che abbiamo rilevato – ha sottolineato Castellaneta – è uno spaccato di detenzione e di inutile privazione della libertà personale. Inutile perché soltanto una piccola parte» dei migranti trattenuti nel centro «poi viene rimpatriata, e questo significa che la maggior parte di chi si trova lì è trattenuto illegittimamente». Scopo della visita è quello di verificare il rispetto dei diritti umani e di difesa all’interno della struttura e di verificare se i migranti ospitati siano effettivamente informati sui motivi per i quali sono trattenuti lì. «Abbiamo notato – ha aggiunto Terranova – una scarsissima consapevolezza da parte dei trattenuti sulla durata e sulle condizioni del proprio trattenimento».

Sarebbe proprio la mancanza di informazioni alla base degli “episodi di tensione” che periodicamente si ripetono all’interno dei centri. L’ultimo caso barese risale al 7 luglio, quando alcuni migranti protestarono per denunciare le condizioni di vita all’interno del Cpr. Agli ospiti del centro è stato poi fornito un questionario da compilare in forma anonima relativo alle condizioni di vita della struttura di Palese.

CORRELATI

Attualità, Bari","include_children":"true"}],"signature":"c4abad1ced9830efc16d8fa3827ba39e","user_id":1,"time":1730895210,"useQueryEditor":true,"post_type":"post","post__in":[461756,458544,462114],"paged":1}" data-page="1" data-max-pages="1" data-start="1" data-end="3">

Lascia un commento

Bentornato,
accedi al tuo account

Registrati

Tutte le news di Puglia e Basilicata a portata di click!