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Bari, palazzina a rischio crollo in via Giulio Petroni: è inagibile. Il sindaco ordina l’evacuazione

Il sindaco di Bari, Vito Leccese, ha ordinato l’immediata evacuazione della palazzina di cinque piani di via Giulio Petroni e di via Montello che ieri sera è stata sgomberata d’urgenza dopo che alcuni residenti avevano avvertito degli scricchiolii.

Sul posto erano immediatamente intervenuti gli agenti della polizia locale di Bari, una squadra dei vigili del fuoco e i tecnici del Comune. Nel fabbricato era in corso un cantiere.

Ieri è stata disposta la messa in sicurezza urgente da parte del tecnico e della ditta specializzata nei lavori, evacuando e inibendo l’accesso all’intero stabile, compresi i locali sottostanti, e delimitando l’area circostante, potenzialmente pericolosa, tramite un nastro segnaletico bianco e rosso. È stato, inoltre, interdetto il transito dei pedoni sul marciapiede sottostante poiché la base di un pilastro perimetrale è risultato ammalorato, proprio al confine con un altro edificio.

L’ordinanza di oggi del primo cittadino dispone «di evacuare immediatamente e inibire l’accesso e l’utilizzo di tutte le unità immobiliari e relative pertinenze dell’immobile inagibile, consentendo il solo accesso agli operatori, dotati delle necessarie cautele, all’esclusivo fine di installare le opere di presidio statico ritenute necessarie». Si ordina, poi, di costituire entro sette giorni «tutti gli accorgimenti e le opere provvisionali atti ad evitare qualsiasi ulteriore pericolosa conseguenza del dissesto statico, sotto la direzione di un tecnico professionista abilitato all’esercizio della professione, al fine di scongiurare il pericolo per la pubblica incolumità».

Sono state inibite la sosta, la fermata veicolare e il transito pedonale, nel tratto di via Giulio Petroni tra il civico 22 e 24/b e di via Montello fino al civico 36, prospicienti il fabbricato interessato, secondo le indicazioni fornite dal tecnico incaricato.

Ora sarà cura di un tecnico competente effettuare una «verifica scrupolosa» delle condizioni statiche degli elementi strutturali dell’immobile, per la messa in sicurezza definitiva del fabbricato. Entro sette giorni dovranno essere avviate le attività di verifica ed entro 30 giorni dovrà essere prodotta la certificazione dell’insussistenza di pericolo per l’incolumità pubblica redatta da un tecnico professionista abilitato.

L’ordinanza specifica che verrà consentita «l’agibilità delle unità immobiliari inibite solo dopo l’avvenuto adempimento» degli obblighi prescritti e comunque «al ripristino dell’idoneità statica del fabbricato».

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