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Bari, il Brt nel mirino dell’opposizione: «Si perdono parcheggi e periferie escluse»

«L’apoteosi della Bari a due velocità». Così il centrodestra del capoluogo pugliese definisce il Brt (Bus rapid transit), l’opera innovativa promossa dal Comune che promette di rivoluzionare il trasporto pubblico locale, riducendo i tempi di attesa e di collegamento per raggiungere parti opposte della città.

Un progetto che non convince del tutto il gruppo cittadino di Fratelli d’Italia, riunitosi ieri per presentare proposte e obiezioni in merito. «Noi abbiamo evidenziato sostanzialmente due circostanze, sollevate già in altre occasioni – spiega Antonio Ciaula, consigliere barese di Fratelli d’Italia – Il primo punto, che ritengo essere assorbente rispetto agli altri è il piano parcheggi».

Razionale, a fronte di un’opera da 160 milioni di euro, sarebbe stato predisporlo prima dell’avvio del progetto. Per questo motivo il centrodestra è pronto a lanciare una raccolta firme e propone una monotematica sul Brt, con una richiesta che sarà predisposta già lunedì.

I punti deboli del progetto

«L’amministrazione prima propone il progetto Brt, lo realizza, e successivamente mette in atto una procedura per individuare un piano parcheggi» sottolinea Ciaula evidenziando che, per introdurre in città il sistema basato su quattro linee portanti (più la nuova linea Blu-bis) e corsie riservate ai bus elettrici, sono stati sacrificati 2500 posti auto. «Quindi noi chiediamo nell’immediato una rimodulazione di questo piano».

Un altro problema riguarda le periferie, tagliate fuori dal progetto che attraverserà invece il primo e secondo Municipio trascurando i restanti tre. «Il Bus rapid transit doveva essere portato anche nelle periferie – aggiunge il consigliere Fdi – e non costringere i residenti del terzo, quarto e quinto Municipio a fare dei salti mortali».

Una penalizzazione per aree della città costrette a fare i conti con lo smog portato dai bus a carburante, mentre per le vie del centro passeranno quelli elettrici. «Il nostro grido d’allarme lo stiamo lanciando da tempo» specifica Ciaula, ma «il Consiglio comunale non è mai stato coinvolto in questo progetto così importante. Noi non siamo strumentali, non facciamo ostruzionismo – conclude il consigliere – ma ci mettiamo a disposizione per migliorare l’opera».

Il progetto

L’opera è finanziata con 159 milioni di euro derivanti da fondi Pnrr (Piano di resistenza e resilienza) e dovrà essere completata entro la fine del 2026. Il Brt di Bari è costituito da quattro linee portanti (blu, rossa, verde e lilla), e dalla linea Blu-bis con caratteristiche analoghe alle altre, e prevede corsie riservate attraversate da bus elettrici che seguiranno un percorso da 23,8 chilometri. Saranno utilizzati 42 bus elettrici, che dovrebbero entrare in servizio nei primi mesi del 2027 e comportano la realizzazione di apposite stazioni di ricarica rapida distribuite all’interno del corridoio infrastrutturale, ma la stazione principale sorgerà davanti alla sede aziendale di Amtab.

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