Bracciali di contenimento, spray e giubbotti antitaglio. Il Consiglio comunale di Bari dà il via libera alle nuove dotazioni per la sicurezza urbana. Il Regolamento per la disciplina dell’armamento e degli strumenti di autotutela, che negli scorsi mesi ha ottenuto il parere favorevole dei cinque Municipi ed è stato approvato dalla Giunta, aggiorna le dotazioni tattiche degli agenti in servizio nel capoluogo pugliese. «Il Corpo di Polizia locale – commenta il Comune – è chiamato sempre più a svolgere una complessa attività di vigilanza, prevenzione e repressione degli illeciti (non solo di natura amministrativa) in numerosissimi ambiti».
Particolare importanza riveste nel Regolamento la disciplina degli strumenti di autotutela (bracciali di contenimento, distanziatore o bastone estensibile omologato, giubbotti di protezione balistica antitaglio, spray OC antiaggressione, guanti antitaglio e antiperforazione), richiesti dagli agenti come strumenti di difesa personale e di deterrenza. Rilevante anche la formazione professionale, i servizi di collegamento e di rappresentanza, i servizi al di fuori dell’ambito territoriale per soccorso e Protezione civile.
Nonostante il potenziamento delle dotazioni, il Consiglio ha approvato un emendamento che sospende la sperimentazione del Taser. Una decisione che il sindaco Vito Leccese ha tenuto a definire tecnica e non politica. «Da tempo – spiega il primo cittadino – è attesa una riforma organica dell’ordinamento della Polizia Locale. Gli interventi adottati negli anni passati dal legislatore risultano parziali e incompleti. Il pacchetto sicurezza promosso nel 2017 dall’allora ministro Minniti, prevedeva per esempio l’adozione di quattro decreti attuativi non ancora emanati, nonostante siano trascorsi ben 8 anni. Parliamo di norme fondamentali, come l’accesso alle banche dati interforze, l’interoperabilità delle sale operative, la formazione congiunta con le altre forze di polizia e l’equiparazione del sistema di tutele. E ancora, la mancanza di addestramenti tattico operativi».
Questo regolamento, afferma l’assessora alla Vivibilità urbana Carla Palone, «colloca al centro un tema che dovrebbe essere sempre prioritario: la formazione. Perché Bari sceglie la sicurezza come diritto e come dovere. Sceglie la professionalità. Sceglie la legalità».