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Bari, i ragazzi del carcere minorile “Fornelli” a lezione di cucina: con Nunzia imparano a preparare le orecchiette

La signora Caputo, l’ormai mitica pastaia del borgo antico di Bari e conosciuta nel mondo come «Nunzia delle orecchiette», ha messo stavolta le mani in pasta in un luogo speciale: l’Istituto penitenziario minorile Nicola Fornelli.

L’incontro con alcuni dei ragazzi ospiti del centro di detenzione di Bari ha avuto luogo mercoledì scorso, in una delle stanze dell’Istituto, in una bella giornata di solo. Un laboratorio per provare ad insegnare, a chi per ora non ha libertà, un’arte manuale dal sapore tutto pugliese.

L’iniziativa, promossa dal direttore del carcere Nicola Petruzzelli, ha coinvolto 12 detenuti e rientra nella rassegna «A mani libere i(n) pasta. Ristretto dolce e salato», un appuntamento pensato e organizzato da Tina Ottavino, presidente dell’associazione AleXott. Il primo incontro, a mo’ di allenamento, ha preso il via con la preparazione delle pettole da parte degli stessi ragazzi.

Successo per Nunzia

Per la mattinata con Nunzia invece, in un’avventura dall’esito culinario tutto da assaggiare, è arrivata anche Alessia Caputo, sua nipote, social manager e così «E le strascnat c la va fa??» ha riscosso successo; si sono impegnati con entusiasmo e, tra sorrisi ed espressioni dialettali, hanno osservato con attenzione la loro maestra d’eccezione e hanno preparato le orecchiette.

A fine attività poi, ognuno di loro dalla propria spianatoia, ha versato nella pentola di acqua bollente la pasta; il risultato è stato un ottimo piatto di orecchiette al sugo. «L’obiettivo – precisa Ottavino – è quello di creare tra i ragazzi un momento familiare, come se fossero circondati dai loro parenti. Siamo nel periodo natalizio ed è opportuno trasmettere un clima di serenità quanto più possibile».

Iniziative per la rieducazione

Il principio di investire nella prevenzione, guida da anni il lavoro del direttore e su questo assioma i giovani del Fornelli vengono coinvolti in numerose iniziative. Mercoledì 10 sarà la volta dei dolci con il laboratorio «C aspitt ad assaggià» di Francesca Lagattolla, originaria della città vecchia e nota per le cartellate salate. In quell’occasione il protagonista sarà il vincotto e il 12, sempre in compagnia della pasticciera, ci sarà il finale con il momento della frittura; l’impasto infatti sarà pronto e si confezioneranno pacchetti da destinare alle famiglie. Un momento di commozione, vissuto da tutti i presenti tra educatori, assistenti, polizia penitenziaria e dal cappellano don Francesco, è stato quando uno dei giovanissimi ha annunciato con orgoglio di aver finito la detenzione. Nunzia, da subito molto comunicativa con i ragazzi, lo ha abbracciato e ha augurato al gruppo un cambio di scelta di vita, quella che permetta loro di rinascere. Sul tema orecchiette ha poi detto che, dopo viaggi in Paesi lontani come New York, Singapore e India, volerà in Canada.

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