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Bari, nessun contatto tra Longo e la società: il tecnico in bilico. Verso un Vivarini-bis?

Siamo alle solite. Come ‘Una poltrona per due’, classico del cinema proposto in tv sempre la sera della Vigilia di Natale, a Bari ogni anno in questo periodo post campionato va in scena puntualmente il ‘remake di Aspettando Godot’. Mentre a Napoli impazza già il toto allenatore, con Allegri in pole position per raccogliere l’eredità ‘scudettata’ di Antonio Conte, vicino all’addio, e il patron Aurelio De Laurentiis che ha di fatto annunciato l’acquisto di De Bruyne, nel capoluogo pugliese il secondo polo della Filmauro è scandito da un silenzio assordante. A due settimane esatte dal pareggio a reti bianche contro il Sudtirol, ultimo atto del campionato di Serie B, che ha sancito il fallimento della missione playoff, tutto tace nella società biancorossa.

Quale futuro?

Se da un lato, come anticipato da L’Edicola, l’orientamento della proprietà all’indomani della gara allo stadio Druso era confermare area tecnica e allenatore, dall’altro ad oggi non vi è alcuna notizia ufficiale, né sulla permanenza di Magalini e Di Cesare, né su quella di Longo. L’unico dato incontrovertibile è il legame contrattuale dei tre con il Bari, in essere fino a giugno 2026. Un fattore rilevante, soprattutto per una società attenta ai conti, ma che potrebbe essere messo in discussione almeno da un paio di scenari: dalla volontà manifestata da qualcuno dei protagonisti di cambiare aria, oppure dalla richiesta, in questo caso avanzata dalla direzione sportiva alla dirigenza, di procedere ad un avvicendamento tecnico.

Più salda la posizione dei 2 ds

La sensazione è che per il momento le posizioni più salde siano quelle dei due direttori sportivi. Sembra invece molto più in bilico la panchina di Moreno Longo. A farla traballare non sono soltanto i risultati sportivi al di sotto delle attese, ma anche le divergenze, molto evidenti quantomeno sul piano dialettico, che durante la stagione hanno caratterizzato i rapporti tra area tecnica e allenatore, soprattutto in tema di budget, mercato e valore dell’organico. Il futuro di Longo a Bari dipende dunque dalla volontà delle parti, laddove esista davvero, di appianare i motivi di frizione, per ripartire ritrovando entusiasmo, convinzione e convergenza sui programmi. Ipotesi, quest’ultima, di difficile realizzazione. Al di là dei rumors, finora l’ex Como non ha avuto alcun contatto, né con la proprietà, né con la direzione sportiva. Una situazione davvero curiosa, ma anche un segnale che sembra presagire il divorzio dal 49enne torinese. Il silenzio dopo due settimane dall’ultimo impegno ufficiale della stagione ’24-’25 potrebbe infatti essere spiegato dalla necessità della dirigenza di confrontarsi prima con l’area tecnica e, verosimilmente, di preparare il terreno per il successore di Longo. Entro la settimana dovrebbero finalmente giungere delle novità. Sullo sfondo, in caso di separazione, l’ipotesi più accreditata resta quella del ‘Vivarini bis’. L’ex allenatore del Catanzaro già l’estate scorsa era stato corteggiato da Luigi De Laurentiis. Le lungaggini che poi portarono all’addio in Calabria del tecnico abruzzese resero impossibile allora l’approdo nel capoluogo pugliese. Oggi, almeno dal punto di vista burocratico, le condizioni sono senza dubbio più favorevoli. Il Bari va dunque verso l’ennesima rivoluzione estiva. Un altro anno zero. Un’altra ripartenza, piena di incognite e senza alcuna certezza.

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