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Il Comune di Bari non sarà commissariato per mafia, Leccese: «Quell’etichetta non faceva onore» – L’INTERVISTA

«All’interno della città di Bari ci sono ancora delle zone grigie su cui c’è tutto l’interesse da parte dell’amministrazione di scavare profondamente, per rimuovere quello che c’è di marcio e illegale». All’indomani del ‘giorno x’, quello in cui teoricamente poteva accadere di tutto, il sindaco di Bari tira un sospiro di sollievo. Ma resta in attesa.

Sindaco, pericolo scampato?

«Abbiamo scongiurato l’ipotesi più nefasta, quello dello scioglimento del Consiglio comunale. Finalmente la città ritorna a vedere una prospettiva di straordinaria crescita. Quello di oggi è un giorno di riscatto. La reputazione era stata in qualche modo messa in discussione con l’avvio del procedimento. Finalmente la città può dirsi risollevata rispetto a questa etichetta di città mafiosa che ovviamente non faceva onore e giustizia alla città».

Resta un’ombra sulle partecipate.

«Attendo di leggere il provvedimento, perché abbiamo scongiurato l’ipotesi più nefasta: quella dello scioglimento degli organi di rappresentanza. Ma, le ripeto, non mi è stato ancora notificato nulla, e da uomo delle istituzioni attendo che ciò avvenga».

Ma un’idea se la sarà fatta.

«Il provvedimento segue un procedimento che non è chiaro se è stato adottato ai sensi del testo unico sugli enti locali, o ai sensi della normativa antimafia. Quindi aspetto di conoscere il provvedimento del ministro».

Ci chiarisca la differenza.

«L’articolo 143 del Tuel parla di interventi di risanamento delle articolazioni dell’amministrazione comunale, quindi può darsi che venga disposto un intervento di risanamento e l’amministrazione deve, non solo sul piano operativo, consentire questo risanamento. Ma potrebbe essere affiancata da una struttura di supporto disposta dal prefetto».

Torniamo alle tre partecipate sotto osservazione.

«Che ci siano state delle presenze in alcune società partecipate è emerso in modo eclatante nell’inchiesta Codice interno, ma sono fatti molto circoscritti, non c’è stata quella pervasività della criminalità organizzata che avrebbe poi comportato lo scioglimento. In ogni caso ho già disposto un presidio rafforzato di controllo dell’amministrazione comunale sulle partecipate con la commissione e il Nucleo Ispettivo, ho adottato provvedimenti di self cleaning, quindi siamo già organizzati. L’amministrazione comunale è integra, sia da controllo giudiziario che da tentativi di infiltrazione mafiosa. La città è cresciuta tantissimo negli ultimi 20 anni, ci sono ancora zone grigie sulle quali scaveremo e rimuoveremo».

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