Un 37enne del quartiere San Pio di Bari è finito in carcere con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti e detenzione illegale di arma comune da sparo e munizioni.
Nel corso di una perquisizione a casa dell’uomo, i carabinieri hanno trovato una dose di cocaina, una di hashish, due bilancini elettronici, 250 euro in contanti, suddivisi in banconote di piccolo taglio e, in camera da letto, un calzino con all’interno la chiave di un’auto. Nella vettura in stato di abbandono, parcheggiata vicino all’abitazione dell’uomo, c’era una pistola semiautomatica calibro 6.35, in buono stato d’uso e con il colpo in canna e il caricatore inserito. Nell’auto c’erano altri 6 proiettili, 660 grammi di hashish suddivisi in panetti e bustine, circa 30 grammi di cocaina suddivisa in dosi, un altro bilancino di precisione e materiale vario per il confezionamento.
Sull’arma, fanno sapere i carabinieri, «verranno effettuati accertamenti balistici volti a verificare un suo eventuale utilizzo in pregressi fatti delittuosi».
Quello del quartiere San Pio, è solo l’ultimo sequestro di armi eseguito dai militari di Bari nel corso di una serie di controlli e perquisizioni sul territorio.
Negli ultimi tre mesi, in particolare, sono state arrestate nove persone e altre 24 sono state denunciate in stato di libertà. Sono stati sequestrati cinque fucili da caccia e venti pistole, oltre a 125 proiettili, 187 cartucce e tre armi bianche.
Tra gli episodi più rilevanti il sequestro dello scorso 4 settembre nel quartiere San Paolo di Bari. In quella circostanza un 41enne è stato arrestato e un 24enne denunciato. In un appartamento abbandonato i carabinieri hanno trovato un fucile, una pistola con matricola abrasa, una mitragliatrice risultata rubata oltre che 76 proiettili e 6 cartucce.
Il 16 agosto scorso, inoltre, i carabinieri di Triggiano, hanno sottoposto a controllo un’auto con a bordo una persona sospetta: aveva diverse dosi di droga e, a casa, una pistola semiautomatica con matricola abrasa, un fucile da caccia, tre pistole lanciarazzi con relativi 92 proiettili.
Gli episodi dimostrano l’importanza di controllare località isolate o in stato di abbandono o, ancora, quelle considerate punti di ritrovo di persone pregiudicate. In un caso, spiegano i carabinieri, «la minaccia armata è stata la conseguenza diretta di una lite avvenuta su un social network e gli accertamenti immediati hanno permesso di sequestrare una pistola mai denunciata, portata da un pregiudicato 55enne con il proiettile in canna nei pressi di un bar di Triggiano».










