«L’idea di creare un comitato “pro” movida nell’Umbertino non è un approccio “polemico” per contrastare alcune decisioni dell’amministrazione comunale, ma piuttosto una richiesta dell’intera città che chiede soluzioni per vivere la notte». Accoglie così, il sindaco della notte e consigliere comunale Lorenzo Leonetti, l’idea di alcuni cittadini che vivono nella zona Umbertina di raccogliere firme per costituire un gruppo alternativo al Comitato di salvaguardia della zona umbertina che da anni si batte per limitare la movida e le sue conseguenze più problematiche. «Senza dimenticare il concetto di tutela della salute e riposo dei residenti, alle criticità della movida, vanno affiancate anche le riflessioni che identificano Bari come una meta turistica sempre più apprezzata, una realtà in continua espansione».
Le esigenze
Una parte della comunità ha deciso di esprimere la propria contrarietà alle soluzioni esclusivamente repressive, sottolineando i danni sociali ed economici di una parziale “desertificazione” della attività serali. Un approccio condiviso dal sindaco della notte che apre a soluzioni condivise di mediazione. «Non possiamo pensare di risolvere ogni situazione inserendo limitazioni. Scontato che nell’Umbertino ci trovavamo a fronteggiare una situazione che si trascinava da troppo tempo e occorrevano misure con una certa urgenza. Tuttavia, dobbiamo preservare l’idea di una città aperta, accogliente, dalla vocazione internazionale. Dobbiamo prendere esempio da altre grandi realtà europee, mutuarne idee e progetti per capire come si possono adattare al nostro contesto cittadino. L’attuale amministrazione comunale vuole affrontare la questione della vita notturna con un approccio tanto innovativo. In questi ultimi mesi, è emerso forte un dato: l’esigenza che esiste tanta gente in cerca di svago anche fino all’alba, e non si tratta soltanto di giovani».
L’idea
Da qui la proposta di Leonetti: «Pertanto, proprio per tutelare riposo e tranquillità, vanno trovati opportuni spazi per il popolo della notte. Per questo mi piacerebbe incontrare chi vorrebbe proporsi con idee che viaggiano in questa direzione, creare uno staff di persone volontarie, che possano aiutarmi in modo da operare in maniera più concreta e ad ampio raggio, generando formule di politica partecipata su questa tematica tali da rendere la movida barese virtuosa ed efficace. Accetto le critiche, ci mancherebbe. Ma la mia mission è trovare modalità per aiutare davvero tutti i cittadini».