Non si arresta il via vai dei motorini nel dedalo di strade del borgo antico di Bari. Un fenomeno che, complice l’aumento costante dei flussi turistici, sta diventando ogni giorno più critico. È sufficiente trascorrere pochi minuti tra le viuzze della città vecchia per rendersi conto di una scena sempre più frequente: scooter di residenti che sfrecciano tra gruppi di visitatori, famiglie con bambini e comitive incantate dalla bellezza delle stradine lastricate.
Un passaggio spesso rapido, a volte brusco, che genera disagio, paura e un senso di pericolo percepito. A lamentarsi non sono soltanto i turisti. I primi a subirne le conseguenze sono proprio i residenti e i commercianti, che da tempo chiedono maggiori controlli e un’applicazione più rigorosa delle regole di accesso alla Ztl. «Ogni giorno assistiamo a situazioni rischiose», racconta un ristoratore di via Manfredi, che aggiunge: «i clienti si alzano di scatto per scansarsi, i tavolini tremano al passaggio dei motorini. Così diventa complicato lavorare». Non va meglio alle botteghe storiche, che segnalano un clima di confusione costante, con i mezzi che si insinuano dove lo spazio non permetterebbe nemmeno il transito a passo d’uomo.
Molti residenti, per contro, difendono la necessità di spostarsi in scooter per raggiungere le proprie abitazioni, spesso situate in vicoli dove le alternative sono limitate. «Non tutti possiamo lasciare il mezzo fuori » spiega una donna che vive vicino alla Cattedrale, secondo la quale «le borse della spesa, gli spostamenti quotidiani, la mancanza di parcheggi: non è semplice». Una posizione comprensibile, ma che si scontra con la sicurezza di chi attraversa il quartiere per turismo o per lavoro. Il nodo, secondo numerose associazioni cittadine, è la mancanza di controlli capillari e di una chiara distinzione tra chi ha diritto al transito e chi invece approfitta della situazione.
Alcuni scooter, infatti, arrivano da zone limitrofe e usano il centro storico come scorciatoia, ignorando i divieti e trasformando le strade più suggestive della città in un percorso a ostacoli. Il Comune starebbe valutando nuove misure come: più pattuglie, varchi elettronici potenziati e un sistema di accessi controllati. Intanto, però, il disagio resta. E a farne le spese è proprio l’immagine del quartiere simbolo della città, dove turisti e cittadini dovrebbero poter convivere senza timore. Un equilibrio fragile che oggi appare sempre più difficile preservare. Tra storia, turismo e quotidianità, nel cuore di Bari Vecchia si gioca una sfida che riguarda tutti: rendere il borgo accogliente e sicuro, senza trasformarlo in una pista improvvisata per motorini.