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Bari, l’ex Nautico rinasce come residenza universitaria: 80 nuovi posti letto nel quartiere Libertà – VIDEO

Un simbolo dell’identità marinara di Bari, l’ex Istituto Nautico di Via Abate Gimma 291, è stato ufficialmente restituito alla città dopo un importante intervento di riqualificazione. L’edificio storico, oggetto di un ambizioso progetto di recupero architettonico e funzionale, diventerà presto una residenza universitaria, offrendo 80 nuovi posti letto agli studenti fuori sede.

Questa mattina si è tenuto l’evento inaugurale “Il Libertà riscopre il nautico”, alla presenza di numerose autorità, tra cui il presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, l’assessore al Diritto allo studio Sebastiano Leo, il presidente del Consiglio di amministrazione Adisu Puglia, Alessandro Cataldo, il sindaco di Bari, Vito Leccese, e i rappresentanti delle istituzioni locali.

«Un motore di cambiamento positivo per il quartiere Libertà»

Il presidente Michele Emiliano ha espresso la sua profonda soddisfazione per la realizzazione di un progetto che era «un’idea che sognavo sin da quando ero sindaco di Bari». Ha sottolineato l’importanza strategica dell’intervento per il quartiere Libertà: «Bisogna immaginare questa struttura come uno dei motori del cambiamento positivo del quartiere Libertà, un quartiere che considero tra i più forti e complessi della città, pieno di difficoltà ma anche di energia e potenzialità, capace di ridisegnare da sé il proprio destino e quello del centro cittadino». Emiliano ha evidenziato l’anima autentica e multietnica del quartiere, ribadendo l’auspicio che la nuova residenza universitaria possa «accelerare il percorso di miglioramento della qualità della vita per tutti i cittadini di questo straordinario quartiere».

Il presidente Adisu Puglia, Alessandro Cataldo, ha illustrato il percorso che ha portato a questo risultato: «Avevamo un immobile di pregio non utilizzato ed in stato di totale abbandono, situato nel cuore della Città di Bari, con una vocazione ed un trascorso nell’ambito dell’istruzione scolastica. Con la Legge N. 338/2000 sull’edilizia universitaria, avevamo anche lo strumento giusto per reperire risorse statali che ci avrebbero consentito di realizzare la massima parte dell’investimento, senza gravare sul bilancio della Regione Puglia». Il progetto, finanziato dalla L. 338/2000 sulla residenzialità universitaria, privilegia il recupero e la ristrutturazione di immobili esistenti, con un’attenzione particolare alla sostenibilità ambientale, al risparmio di suolo e all’efficientamento energetico. Cataldo ha anche inaugurato la mostra fotografica «Antiche mura, nuova vita: il palazzo rinasce».

L’edificio, costruito nel 1916 come “Casa di salute e abitazione”, è passato attraverso diverse fasi, diventando prima succursale della scuola elementare Garibaldi e poi l’Istituto Nautico “Caracciolo”. Nel 2016, dopo essere stato ottenuto in comodato trentennale dall’ADISU Puglia, grazie alla visione dell’assessorato all’Università e al Diritto allo Studio, è stata avviata la riqualificazione con il doppio obiettivo di restituire alla comunità uno spazio educativo e sociale e di coprire le esigenze abitative degli studenti fuori sede.

La struttura sarà aperta al pubblico dal 15 al 17 luglio, con un programma di eventi e iniziative rivolte a professionisti, studenti e tutta la popolazione del quartiere. Per facilitare l’organizzazione, gli ingressi potranno essere prenotati tramite un form Google promosso sui canali social ufficiali dei partner. Al termine dei quattro giorni dedicati alla riscoperta dell’edificio, ci sarà un concerto offerto ai cittadini nel chiostro del palazzo.

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