Sarà presentato in anteprima a Bari, nella giornata inaugurale del Bif&st il 22 marzo prossimo, il nuovo film di Silvio Soldini “Le Assaggiatrici“, tratto dall’omonimo romanzo di Rossella Postorino, edito da Feltrinelli.
Il film, distribuito da Vision Distribution e Lumière & Co in associazione con Anteo e in coproduzione con Tarantula e tellfilm, ha come protagoniste, tra gli altri, Elisa Schlott, Max Riemelt, Alma Hasun, Emma Falck, Olga Von Luckwald, Berit Vander, Kriemhild Hamann, Thea Rasche.
Ambientato nell’autunno del 1943, il film racconta la storia di Rosa, in fuga da una Berlino colpita dai bombardamenti, che raggiunge un piccolo paese isolato vicino al confine orientale. Qui è dove vivono i suoceri e dove il marito, impegnato al fronte, le ha scritto di rifugiarsi in attesa del suo ritorno.
Rosa scopre subito che il villaggio, apparentemente tranquillo, nasconde un segreto: all’interno della foresta con cui confina, Hitler ha il suo quartier generale, la Tana del Lupo. Il Führer vede nemici dappertutto, essere avvelenato è la sua ossessione. Una mattina all’alba Rosa viene prelevata, assieme ad altre giovani donne del villaggio, per assaggiare i cibi cucinati per lui.
Divise tra la paura di morire e la fame, le assaggiatrici stringeranno tra loro alleanze, amicizie e patti segreti. Rosa, la berlinese, fatica a farsi accettare. Ma quando finalmente vince la diffidenza verso di lei, accade qualcosa che la farà sentire in colpa. Un ufficiale delle Ss, contro ogni razionalità e a dispetto di se stessa, risveglia in lei l’amore. O forse il semplice bisogno di sentirsi viva, nonostante tutto.
A ispirare il romanzo di Postorino e il film di Soldini è stata la vicenda di Margot Wölk che nel 2012 a 95 anni, poco prima di morire, ha rivelato di essere stata una delle giovani tedesche costrette ad assaggiare i pasti di Hitler. Nessuno aveva mai saputo dell’esistenza delle assaggiatrici. Margot Wölk è stata l’unica tra loro a sopravvivere alla fine della guerra.