Il futuro del Bari a cena. Tra primi di terra e mare, secondi della tradizione gastronomica locale, panettone, cartellate e altre leccornie natalizie, il menù della cena organizzata dalla società con gli sponsor ha visto un inedito, o quasi, fuori programma.
A portare a tavola le «bollicine» ci ha pensato direttamente il padrone di casa, Luigi De Laurentiis. Prima del brindisi inaugurale della serata, l’amministratore unico del club ha sorpreso i commensali illustrando le strategie future del Bari, a cominciare dall’allargamento della compagine societaria. «Sto lavorando per individuare quel socio estero che possa affiancarmi. Lo sto facendo insieme al mio gruppo, attraverso vari contatti e intrattenendo dei dialoghi. Lo dico per trasparenza».
Un annuncio che per grandi linee ha ricalcato le parole già proferite il 23 giugno scorso, nella prima conferenza stampa stagionale. «Il traguardo – ha assicurato De Laurentiis – è anche quello di consegnare questa squadra e questo brand a una realtà molto solida per arrivare in Serie A. Mi auguro che possa arrivare nel 2026. È uno step importante, perché dobbiamo continuare a costruire il nostro percorso e a salire come abbiamo sempre fatto».
Quindi un messaggio diretto ai partner: «Il nostro è un percorso importante, certo, che negli anni è sempre cresciuto, che ha sempre investito nella solidità, nella percezione che si è migliorata nel tempo, di categoria in categoria». In sostanza il presidente del Bari ha confermato ancora una volta le indiscrezioni, pubblicate anche da L’Edicola, sin da febbraio, rivelando la strategia della Filmauro per non farsi trovare impreparata all’orizzonte del giugno 2028, termine che sancirà il divieto assoluto di multiproprietà.
La comunicazione
Fa davvero specie che Luigi De Laurentiis, dopo i molteplici appelli lanciati nelle ultime settimane da tifosi e stampa, per avere chiarezza sul futuro del Bari, e proprio all’indomani dell’incontro tra i leader della Curva Nord con il sindaco Vito Leccese, terminato con la richiesta accolta dal primo cittadino di programmare un incontro con i vertici societari, abbia scelto la cena di Natale con i partner commerciali per fare il punto della situazione.
Una caduta di stile ma anche, spiace evidenziarlo, l’espressione della scarsa attenzione nei confronti della città e dei giornalisti, che da tempo, anche in virtù del campionato fallimentare della squadra pugliese, stanno sollecitando Luigi De Laurentiis a un confronto in conferenza stampa.
A proposito dei rapporti tra Ssc Bari e Comune, DeLa ha usato parole distensive, definendoli «ottimi». Una mano tesa, evidentemente anche nell’ottica del nuovo bando di gara per la concessione futura del «San Nicola», in scadenza a maggio prossimo. A fare però da contraltare alle parole al miele di De Laurentiis è stata l’assenza del sindaco Leccese. Il primo cittadino, nonostante fosse tra gli invitati proprio al tavolo del presidente, ha preferito disertare la cena a Villa De Grecis, in attesa di un incontro formale a Palazzo di Città.
L’attualità
«In questo momento siamo nel mezzo di una contestazione, è un periodo difficile, come altri attraversati negli anni» ha spiegato il presidente del Bari, proponendo quindi un’analogia, francamente molto azzardata, con le timide proteste del passato. «Ricordo che siamo stati in Serie C, per tre stagioni, e c’erano le stesse contestazioni. “Vogliamo la B, vogliamo la B». Adesso che siamo in Serie B dicono “vogliamo la A, vogliamo la A”. Arriveremo in A e diranno “vogliamo la Champions, vogliamo la Champions”».
Rispetto al momento delicato in campionato, con il Bari invischiato nella lotta salvezza, ha espresso fiducia: «Sono sicuro che anche in un anno così difficile, solo restando uniti, e noi lo siamo, riusciremo a affrontare tutte le criticità. Anche quando sembravano impossibili da superare, lo abbiamo sempre fatto». Un pensiero anche a mister Vivarini: «Lo riaccolgo con grande piacere».










