L’Amtab di Bari resterà sotto amministrazione giudiziaria, almeno per altri 4 mesi. La decisione è stata presa dai giudici della sezione misure di prevenzione del tribunale di Bari, presidente Giulia Romanazzi.
La decisione è stata assunta a seguito del parere espresso dal pm antimafia Fabio Buquicchio e della relazione presentata in aula da Luca D’Amore, nominato un anno fa come amministratore giudiziario, a seguito dello scandalo Codice Interno, poi diventato amministratore unico.
I giudici, condividendo la necessità di prolungare la “gestione” di D’Amore e soprattutto di proseguire con il risanamento dell’azienda, hanno stabilito di rivalutare la situazione il prossimo 25 giugno.
Almeno 6 i punti della relazione, enucleati da D’Amore. Tra questi, il più importante, la presenza ancora attuale, negli elenchi del personale, di parenti dei clan assunti tramite agenzie interinali. Tre di questi, già licenziati, hanno impugnato il provvedimento. Altre motivazioni sono relative all’assenza attuale di un direttore generale e di un ancora carente piano della sicurezza sul lavoro.