Nel capoluogo pugliese è partito nei giorni scorsi un processo partecipativo per redigere un programma sulle politiche del cibo in città, coinvolgendo produttori agricoli, consumatori, famiglie, operatori della distribuzione, della ristorazione e del catering, scuole e associazioni. L’obiettivo è costruire azioni e governance per un sistema locale del cibo sostenibile. Sul tema è intervenuto l’assessore alla Conoscenza del Comune di Bari, Vito Lacoppola, al lavoro su una serie di iniziative destinate anche ai più piccoli.
Qual è il progetto in cantiere?
«La mia idea è quella, con riferimento prettamente al sistema scolastico, di realizzare un progetto che parta dagli orti didattici. Quindi partire dalle scuole dell’infanzia e creare questi spazi per insegnare ai bambini e alle bambine come coltivare dei prodotti naturali della nostra terra, per poi finire a dei laboratori di cucina dove utilizzare questi prodotti. Ma ho pensato anche a incontri sull’educazione alimentare che possano far capire loro quanto sia importante avere, soprattutto in quella fase dell’infanzia, nella crescita, un’alimentazione sana e corretta».
Qual è il prossimo passo?
«Questo è un progetto che stiamo capendo come realizzare, anche con il supporto della filiera agroalimentare. Quindi dai produttori fino alla logistica, alla trasformazione, l’intera catena insomma».
Quali opportunità offrirebbe ai giovani studenti questo progetto?
«Sicuramente quella di apprendere già dall’infanzia concetti legati all’educazione alimentare, cosa che al momento avviene a spot. Ci sono alcune scuole che portano avanti dei progetti interni, io invece vorrei mettere a sistema le risorse rivenienti dalla filiera agroalimentare e creare un percorso formativo in materia per tutti gli istituti. Chiaramente partiremo da progetti pilota ai quali stiamo già lavorando. Dalle iniziative già citate, come l’orto didattico e i laboratori di cucina, a incontri con nutrizionisti medici del settore. Una sorta di percorso laboratoriale che parta dal giardino della scuola e finisca nelle aule».
Quando dovrebbero partire questi progetti?
«Sicuramente per il prossimo anno scolastico. Stiamo lavorando su questo. Noi come ripartizione di politiche educative ci faremo protagonisti di progetti per i nostri per le scuole dell’infanzia baresi, a partire appunto dal prossimo anno. Stiamo intervenendo su questo tema per reperire le risorse necessarie e confezionare il percorso da seguire».